Purtroppo i casi di violenza contro i bambini alle scuole materne sono sempre più frequenti, come dimostrato dalle cronache dei giornali. Prendersela con i deboli e gli indifesi è uno degli aspetti più aberranti e per certi versi incomprensibili dell’umanità. Giusto, anzi sacrosanto punire chi si macchia di certi reati. Però è doveroso correre ai ripari e fare il possibile affinché certi episodi non si verifichino.

A tal proposito non si comprende per quale ragione il Consiglio comunale di Pisa abbia bocciato la proposta, firmata da 1600 cittadini e avanzata da una lista civica (Pisa nel Cuore) con cui, dopo le violenze del 2016 all’asilo comunale del Cep (leggi la notizia), si chiedeva, tra le altre cose, di “programmare con massima celerità, in tutti gli asili e le scuole dell’infanzia del Comune, l’installazione di dispositivi di sicurezza e controllo atti a bloccare fatti analoghi a quelli del Cep”.

La mozione, presentata il 6 febbraio 2016 dal consigliere comunale Raffaele Latrofa, è stata respinta con 20 voti contrari (Pd: Scognamiglio, De Neri, Pisani, Basta, Cioncolini, Del Corso, Gallo, Bongiovanni, De Negri; Riformisti: Di Stefano; Art.1 MdP: Dell’Omodarme e Fichi; In lista per Pisa: Ventura e Mariotti; Sinistra italiana: Ghezzani, Possibile: Landucci; Una città in Comune Auletta e Ricci; Zuccaro del M5S e il presidente del Consiglio Comunale, Del Torto) e solo 8 favorevoli (Pisa nel cuore: Latrofa; M5S: Mannini e Antoni; NoiAdessoPis@- Fratelli d’Italia: Nerini e
Bedini; Forza Italia: Buscemi, Bronzini e Mancini).

A introdurre la mozione presentata in Consiglio comunale è stata la madre di una delle bambine che hanno subito i maltrattamenti all’asilo di Pisa, Graziella Ferretti: “Convincere a mettere le telecamere mi sembra assurdo, tutto quello che si è visto in televisione dovrebbe avere già convinto a farlo. Quello che è successo è ormai all’ordine del giorno, si scopre quotidianamente un asilo, una casa di riposo o di disabili, di gente indifesa che viene maltrattata. Nonostante siano passati due anni il mio dolore non passa, mi sono stati presi i ricordi più belli dell’infanzia della mia bambina. Gli anni passano e anche lei non dimentica. Le telecamere ci vogliono dentro l’asilo, non deve rimanere scoperto neanche un angolo, perché dobbiamo tutelare i nostri bambini. Dobbiamo tutelare questi bambini, ho il diritto come genitore di andare a lavoro e stare tranquilla che mia figlia stia bene a scuola”. 

Siamo d’accordo in pieno. A nostro avviso la proposta è talmente valida che andrebbe adottata a livello nazionale, con una normativa volta a tutelare la salute e lo sviluppo psico-fisico dei minori, e di tutte le persone deboli, pensiamo ad esempio anche agli anziani nelle strutture di ricovero. Ovviamente disciplinando in modo rigoroso l’accesso ai dati (immagini) con tutti i protocolli necessari a garantire la massima sicurezza. Un controllo esteso e in tempo reale renderebbe tutti più tranquilli e ridurrebbe i rischi che taluni spiacevoli episodi possano ripetersi. Una misura di prevenzione non solo giusta ma anche doverosa. Ci auguriamo, quindi, che il voto contrario del Consiglio comunale di Pisa possa essere ben presto superato da uno favorevole (e ancora più importante) da parte del Parlamento. Perché tutelare i più deboli è una forma di civiltà. Non possiamo rinunciarvi.

Guarda la discussione della mozione in Consiglio comunale

MOZIONE POPOLARE PER LE TELECAMERE NEGLI ASILI NIDO

Opslået af Pisa nel cuore på 22. marts 2018

 

 

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