I tifosi, di qualsiasi squadra siano, sono un valore aggiunto da evidenziare nel calcio, perché fanno sacrifici immani sia dal punto di vista economico oltre che fisico per seguire i propri beniamini. Noi de L’Arno.it cerchiamo sempre di valorizzarli, per quanto possibile. Stavolta abbiamo intervistato un tifoso davvero speciale. Stiamo parlando di Lorenzo Grassi, 39 anni, carrarino doc, che lavora nelle cave di marmo ed è un grandissimo tifoso dei gialloazzurri apuani, che segue in ogni angolo della penisola con il padre Angelo, diversamente abile (foto sotto). La fede per la sua squadra è talmente forte da non conoscere alcun ostacolo e Lorenzo riesce brillantemente a fare fronte a ogni difficoltà.
Ciao Lorenzo, grazie per la tua disponibilità. Quando hai iniziato a seguire la Carrarese?
“Da piccolino, mi ci portava mio nonno, avevo due anni, ed a fine primo tempo, visto che si poteva uscire e rientrare allo stadio, abitando.
Cronaca
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Politica
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In una lunga intervista al Tirreno il sindaco di Pisa, Michele Conti, traccia un bilancio sui suoi sette anni (a fine giugno) alla guida della città della Torre pendente. Lo slogan scelto dal primo cittadino è questo: “Una città che si muove”. Azzeccato, perché cosa c’è di peggio di una città che, invece, sta ferma?
Affinché succeda qualcosa di positivo, ovviamente, occorrono idee, tanto lavoro e risorse. Uno degli obiettivi prioritari di cui parla Conti è riportare la città a quota 100mila residenti. Perché si è capito, dopo gli anni della grande fuga nei comuni limitrofi, che una città che lentamente si spopola è una città che muore. Non si può vivere solo di turisti e/o lavoratori pendolari. I residenti servono eccome. Non solo per le tasse che rimpinguano le casse del Comune.
Dopo i primi lavori fatti, realizzando quelle che il sindaco chiama le.

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Angoli da scoprire
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Dal Falterona al Boccadarno
– Luca Bocci –
Stavolta vi parlerò di un posto che.
Escursioni e gite
Economia
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Cultura
Nel moderno auditorium del Palazzo Blu di Pisa venerdì sera, 28 marzo, si è tenuto il concerto di apertura del Festival Musicale Internazionale Fanny Mendelssohn. I centotrenta posti disponibili nella sala (tutti esauriti, come sempre) hanno ospitato un pubblico attento ed entusiasta della performance dei due violoncellisti svizzeri Claude Hauri e Milo Ferrazzini Hauri.
Dopo i saluti della direttrice artistica del Festival, Sandra Landini, padre e figlio si sono esibiti aprendo con un brano alpestre del musicista tedesco Friedrich August Kummer. Dopo aver ascoltato “Variazioni su tema svizzero” ci è stata presentata una prima assoluta del giovane Milo che con “Spiegel im Tod” ha proposto una sperimentale performance basata essenzialmente su una rigorosa attenzione ai tempi musicali usando per lo scopo un cellulare e un tablet posti.
Università
Il futuro di Internet passa da Pisa. Importante scoperta di un gruppo di ricercatori della Scuola Normale Superiore: è stata calcolata la distanza massima entro cui si possono trasmettere password e altri dati riservati con sicurezza assoluta. Si tratta di mille chilometri. Stiamo parlando di ricerche relative.
Tempo libero
Una bella pedalata è in programma sabato 29 marzo, organizzata da Fiab Pisa: si andrà in bici dalla città della Torre fino a Viareggio in compagnia degli amici di Fiab Firenze, passando da San Rossore e toccando la foce del Serchio, Marina di Vecchiano (dove ci sarà.
Interviste

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Escursioni e gite
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In bici alla scoperta del castello di Nozzano

Lo Scolmatore
“Passata è la tempesta odo… i cittadini fare festa”. Già, una festa riservata ai soli residenti ed ospiti nelle splendide città toscane, soprattutto Firenze e Pisa, che evidentemente hanno ben appreso la lezione impartita dai tragici eventi del 4 Novembre 1966. Da allora ne è passata di.
Toscani nel mondo
Sarà il toscano Lucio Corsi a rappresentare l’Italia all’Eurovision, in programma a Basilea a metà maggio. L’annuncio è arrivato dopo la scelta di Olly, vincitore di Sanremo, di fare un passo indietro.
Grande soddisfazione del cantautore arrivato secondo alla kermesse sanremese. Questo il.
Si va a mangià?
A Viareggio torna Food Expo Versilia

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Pranzo con vista su Piazza della Repubblica a Firenze

I tifosi, di qualsiasi squadra siano, sono un valore aggiunto da evidenziare nel calcio, perché fanno sacrifici immani sia dal punto di vista economico oltre che fisico per seguire i propri beniamini. Noi de L’Arno.it cerchiamo sempre di valorizzarli, per quanto possibile. Stavolta abbiamo intervistato un tifoso davvero speciale. Stiamo parlando di Lorenzo Grassi, 39 anni, carrarino doc, che lavora nelle cave di marmo ed è un grandissimo tifoso dei gialloazzurri apuani, che segue in ogni angolo della penisola con il padre Angelo, diversamente abile (foto sotto). La fede per la sua squadra è talmente forte da non conoscere alcun ostacolo e Lorenzo riesce brillantemente a fare fronte a ogni difficoltà.
Ciao Lorenzo, grazie per la tua disponibilità. Quando hai iniziato a seguire la Carrarese?
“Da piccolino, mi ci portava mio nonno, avevo due anni, ed a fine primo tempo, visto che si poteva uscire e rientrare allo stadio, abitando nelle case gialle vicino allo stadio mia mamma preparava il biberon ,davo due gottate e si rientrava a vedere la partita. Mio padre Angelo, invece, ha iniziato a seguire la Carrarese a 5 anni, sempre con suo babbo, che lo portò a Padova a vedere i gialloazzurri”.
Hai avuto qualche esperienza di calcio giocato, vuoi parlarcene?
“Ero a Santo Stefano Magra, mio padre aveva un’attività ad Ameglia, presso Bocca di Magra, con piscine e campi da tennis. Uscendo da scuola mi portavano lì dove era lui, con mia mamma, dove poi passavano a prendermi quelli della società del.