Viva il popolo di Pisa. A la vita ed a la morte! Su, su, popolo di Pisa. Cavalieri e buona gente!
Le parole di Giosuè Carducci campeggiano in alto sul sito dell’Associazione degli “Amici di Pisa”, sodalizio attivo dal 1959. Stiamo parlando di una bellissima realtà che raccoglie cittadini pisani di ogni estrazione sociale, con uno scopo fondamentale: “Difendere dalle spoliazioni economiche, dalle devastazioni architettoniche post-belliche la città di Pisa ed il suo territorio e di promuoverne la cultura, la Storia Pisana in particolare del 6 Agosto Die di Santo Sisto -giorno memorabile- le tradizioni, l’impianto socio-economico del territorio in ogni settore di attività umana”.
L’Arno.it apprezza moltissimo gli Amici di Pisa, per le numerose battaglie intraprese in oltre cinquant’anni di attività e i tanti risultati raggiunti, nella consapevolezza che l’amore per la città debba necessariamente essere tramandato alle future generazioni, partendo soprattutto da una ricchezza: la nostra storia e le nostre tradizioni. Uno sforzo, però, che non deve essere rivolto solo al passato, ma che necessariamente guarda al domani.
Gli Amici di Pisa hanno sede nello storico quartiere di San Martino, al numero civico 17 di Via Pietro Gori. All’art.3 dello Statuto leggiamo:
Per perseguire i propri scopi, l’Associazione realizza i seguenti interventi:
A) lo studio e la diffusione della storia di Pisa, la valorizzazione delle antiche tradizioni cittadine, in modo particolare la ricorrenza del 6 Agosto, data memorabile della Repubblica Pisana;
B) la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico e delle bellezze naturali e paesaggistiche;
C) la promozione di tutte le attività e infrastrutture che garantiscono l’impianto socio-economico della città e del suo territorio.
Gli ambiti in cui si sviluppa l’Associazione sono quindi due: la cultura pisana– che vede il suo apice nella cerimonia annuale del 6 agosto, celebrata fin dalla fondazione del sodalizio – e lo sviluppo socio-economico del territorio pisano.
Le battaglie per Pisa sono state molte: dalla ricostruzione del Ponte Solferino (com’era una volta) dopo l’alluvione del 1966, gli interventi per lo sviluppo e la difesa dell’aeroporto, quelli per il ripopolamento della città e contro il decentramento dell’Università, la lotta al degrado urbano, il recupero di palazzi, dei monumenti e delle Mura storiche, le problematiche legate all’ambiente, la sanità, il commercio e il turismo. Tra le ultime battaglie intraprese lo sviluppo delle infrastrutture viarie autostradali e della Superstrada, del Canale dei Navicelli e il sostegno al Comune Unico dell’Area Pisana.
Per portare avanti le proprie battaglie gli Amici di Pisa hanno sempre cercato il confronto con personalità del mondo politico, culturale, economico e scientifico, sia a livello locale che nazionale ed internazionale. Tutto questo senza mai schierarsi politicamente, perché non avrebbe senso: essere neutrali permette di porre al primo punto solo un interesse, quello supremo della città, sempre e comunque, al di sopra di interessi particolari.
Ricchissimo l’archivio di cui dispone l’Associazione, con oltre 50.000 documenti, datati a partire dal 1953. Molto interessante anche la biblioteca, aperta al pubblico per la consultazione, con circa mille volumi su storia, arte, scienza, tradizioni e cultura pisana e non solo. Gli Amici di Pisa organizzano numerosi eventi culturali, anche concedendo la propria sede sociale, affinché la storia di Pisa e la pisanità siano sempre vive nei Popoli Pisani e vengano trasmesse alle nuove generazioni.
L’Associazione è presieduta da Franco Ferraro, con il sostegno di Simone Guidotti (vicepresidente). Il professor Antonio Fascetti (socio fondatore) è presidente onorario per alti meriti verso il sodalizio.
La sede degli Amici di Pisa è aperta il martedì e il venerdì, dalle 17 alle 19, e il sabato su appuntamento dalle 9 alle 12, oppure in occasione delle riunioni, conferenze e tavole rotonde.
Visita il sito degli Amici di Pisa