Domeniche (e non solo) al verde

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3 Giugno 2017

Trascorrere qualche ora immersi nel verde, tra i profumi della natura e i colori di un’infinità di specie vegetali, non ha prezzo. L’Arno.it vi consiglierà le più belle passeggiate in campagna, collina, al mare o sui monti. Ma per chi volesse godersi la natura in città c’è il bellissimo Orto e Museo botanico di Pisa, vero e proprio vanto pisano, a pochi passi dalla torre pendente. Dal 4 giugno sono iniziate le “Domeniche al verde”, con la prima giornata di ogni mese di apertura gratuita. L’ingresso è da via Ghini 13 o da via Roma 56. Orari estivi: dalle 8.30 alle 20, con possibilità di entrare fino a un’ora prima della chiusura.

Fondato nel 1543-1544 dal naturalista e medico Luca Ghini, quello di Pisa è il primo Orto botanico universitario del mondo. Inizialmente fu costruito sulle rive dell’Arno, nel giardino annesso al convento di San Vito (vicino alla Cittadella e all’Arsenale mediceo), poi nel 1591 si decise di spostarlo nell’attuale collocazione, dove col tempo fu ingrandito, fino a occupare agli attuali tre ettari di estensione.

Passeggiando nell’orto botanico si compie un viaggio tra le specie vegetali di 5 continenti. Imperdibile il museo, erede dell’antica Galleria voluta nel 1591 dal Granduca di Toscana, Ferdinando I de’ Medici, per raccogliere le “opere della natura”. Al suo interno si trovavano uno studio di pittura, per eseguire le illustrazioni botaniche, e un laboratorio per realizzare i medicamenti. Di questo primo periodo si conservano i quadri, coi ritratti di illustri botanici, il portone monumentale dell’entrata alla Galleria e lo “Studiolo” per i semi dell’Orto botanico. Oltre agli oggetti legati all’insegnamento della botanica, si possono ammirare anche gli “erbari”, preziosi strumenti di lavoro per i ricercatori di tutto il mondo.

I due alberi più anziani dell’orto botanico si trovano nella sezione denominato “Orto del cedro”. Si tratta di un Ginkgo biloba di circa 4 metri di circonferenza (il più grande di tutto il giardino) e una magnolia alta 14 metri. Entrambi furono piantati da Giorgio Santi, direttore dell’orto, nel 1786.

Magnolia grandiflora Orto botanico di Pisa (Wikipedia)

Sotto un grande cedro del Libano nell’ottobre 1839 iniziarono i lavori della Prima Riunione degli Scienziati italiani. Il cedro non c’è più dal 1935. Al suo posto oggi c’è un bellissimo cedro dell’Himalaya.

Un consiglio: se potete visitate l’Orto botanico più di una volta, in stagioni diverse. Solo così potrete ammirare fino in mondo lo splendore della natura nei suoi diversi colori e profumi.

Il sito dell’Orto e museo botanico di Pisa

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