Proseguono gli appuntamenti culturali-scientifici del martedì sera in riva all’Arno, nella bella cornice di “Argini e Margini” (Scalo dei Renaioli, Lungarno G. Galilei), in collaborazione con l’Istituto italiano di Tecnologia. Dopo l’appuntamento del 6 giugno, “Alla ricerca del piacere in quello che mangiamo”, vediamo gli altri in programma nel mese di giugno.
Martedì 13 Giugno 2017 ore 21
“Rivoluzione a due dimensioni: materiali e futuro”
di Camilla Coletti – Ricercatrice Istituto italiano di tecnologia
Il grafene viene ottenuto in laboratorio dalla grafite: un materiale nuovo e bidimensionale. I due ricercatori russi che lo hanno scoperto un venerdì sera del 2004 (quando proprio non avevano di meglio da fare) hanno ottenuto il premio Nobel per la Fisica a soli 6 anni dalla scoperta. Perché in poco tempo il grafene si è rivelato un “materiale delle meraviglie”: è il più resistente al mondo e al contempo estremamente flessibile; il più sottile e leggero e praticamente trasparente; conduttore di elettricità e calore ad elevate prestazioni. Camilla Coletti spiega come il grafene ed altri materiali bidimensionali potranno cambiare il nostro mondo: da dispositivi elettronici indossabili trasparenti e flessibili, a batterie a lunga durata per cellulari ed auto elettriche, a capi d’abbigliamento smart, ignifughi e antiproiettile.
Martedì 20 Giugno 2017 ore 21
“Vedere gli atomi con i nostri occhi”
di Mauro Gemmi – Ricercatore Istituto italiano di tecnologia
Fin dall’antichità è stato proposto che tutto ciò che ci circonda sia formato da piccole “palline” dette atomi. Sorprendentemente solo di recente sono stati inventati strumenti in grado di vedere queste microscopiche entità della materia con i nostri occhi. Mauro Gemmi illustra l’affascinante mondo dei microscopi di ultima generazione con cui è possibile stabilire come gli atomi formano la materia, determinano le sue proprietà ed imperfezioni.
Martedì 27 Giugno 2017 ore 21
“Uno sguardo al nanomondo”
di Valerio Voliani – Ricercatore Istituto italiano di tecnologia
Recentemente è stato osservato che esistono o si possono formare materiali estremamente piccoli, dell’ordine del milionesimo di millimetro (un nanometro è cinquantamila volte inferiore al diametro di un capello) con grandissime proprietà. Valerio Voliani parla dell’immenso potenziale offerto dalle nanostrutture e le applicazioni già basate su esse. Affronterà anche la storia delle nanostrutture prima che esse fossero riconosciute e le loro fonti di origine non umana o non intenzionale.