– Clemente De Rosa * e Carlo Favaretto ** –
La Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa si sono posizionate, a pari merito, tra le prime duecento università al mondo nei World University Rankings, pubblicati l’8 giugno da QS Top Universities. Tra le università italiane, le due scuole si sono classificate in terza posizione. QS è una società che realizza classifiche delle università di tutto il mondo, analizzandone diversi aspetti.
Il World University Ranking prende in considerazione in particolare la reputazione accademica degli atenei, basata sull’opinione di 70.000 esperti del mondo accademico, il rapporto studenti/docenti e la media delle citazioni bibliografiche per docente, assieme alla reputazione dell’università tra i datori di lavoro e alla percentuale di studenti e docenti proveniente dall’estero. Per quanto siano elaborati continuamente diversi ranking con differenti parametri d’analisi, della classifica QS è interessante notare due aspetti. In primo luogo, il posizionamento della Normale e del Sant’Anna evidenzia la competitività e la qualità della ricerca delle scuole universitarie superiori pisane, anche a confronto con atenei generalisti molto più grandi. L’analisi dei risultati rispetto ai singoli indicatori utilizzati nei World University Rankings evidenzia come le specificità delle due scuole, rispetto al panorama universitario italiano e straniero, abbiano giocato un ruolo fondamentale nel loro posizionamento.
Se si considera il parametro dell’impatto della ricerca, Normale e Sant’Anna si posizionano rispettivamente 18esima e 27esima al mondo. Considerando invece il parametro del rapporto docenti/studenti, le due scuole superiori pisane si classificano 73esima e 90esima. Questo risultato dimostra quindi come la federazione delle due scuole e dello IUSS di Pavia, annunciata da tempo, sia una scelta strategica nel panorama universitario italiano. Essa permetterà un maggiore sviluppo delle tre realtà, la cui peculiarità sarà più facilmente identificabile anche a livello internazionale.
In secondo luogo, proprio per la loro specificità, le prospettive delle tre scuole non sono facilmente replicabili dalle altre università italiane, che in generale non ottengono buoni risultati nella classifica QS. Per il sistema universitario italiano è necessario quindi un investimento complessivo, che permetta un confronto in condizioni di parità con gli atenei europei e statunitensi.
(*) Allievo perfezionando, Scuola Normale Superiore
(**) Allievo ordinario, Scuola Superiore Sant’Anna
Foto: Wikipedia