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Falcone e Borsellino 25 anni dopo

- Cronaca, Eventi, Primo piano
22 Luglio 2017

A venticinque anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio a Pisa si riflette sul fenomeno mafioso, in un incontro in programma lunedì 24 luglio (ore 17.30) al Keith Haring Café (davanti al celebre murale, in largo Zandonai). Intervengono David Ermini, responsabile nazionale Pd Giustizia, il professore di Storia contemporanea dell’Università di Pisa Paolo Pezzino, il caporedattore della redazione romana di Avvenire Antonio Maria Mira, il segretario provinciale Pd Massimiliano Sonetti e la responsabile Legalità provinciale del Pd Barbara Cionini.

“Solo pochi giorni fa abbiamo ricordato il 19 luglio del 1992 – afferma il segretario provinciale Pd Massimiliano Sonetti -, quando il giudice antimafia Paolo Borsellino fu trucidato, insieme alla sua scorta, poco meno di due mesi dopo la barbara uccisione dei colleghi Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e quasi tutti gli agenti della scorta, il 23 maggio. Le stragi di Capaci e via D’Amelio rappresentano gli eventi più bui della storia recente italiana e hanno creato una cesura forte nella storia del nostro Paese. Il Presidente della Repubblica Mattarella ha rappresentato bene tutto questo. Ancora oggi la mafia non è stata estirpata e, nelle sue varie forme, vuole dominare con la paura, il sangue, l’avidità. Negli anni però l’attivismo antimafia si è rafforzato e ha esteso il suo impegno con un prezioso lavoro civico che si esprime ogni giorno”.

“Il sacrificio di Falcone e Borsellino – prosegue Sonetti – e di tutte le persone che hanno combattuto la mafia rimanendone vittime non è invano e il loro impegno, i loro valori e principi non sono finiti con la loro morte. Noi abbiamo il dovere di mantenerli vivi e dire alle nuove generazioni chi sono stati questi uomini e cosa oggi rappresentano. Ed è così che a 25 anni dalla morte di due grandi rappresentanti della giustizia e della legalità, vogliamo ricordarli e riflettere attentamente sul fenomeno mafioso con politici di primo piano ed esperti”.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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