Le vittorie fanno sempre morale e aiutano a crescere. Quella contro l’Arzachena, risolta con un bellissimo gol di Giannone al 2′ pt, è la quarta di fila per l’undici di Gautieri. Abbiamo chiesto ad alcuni Pisani al Nord di commentare la partita.

I “Pisani al Nord” Lorenzo Gioli (a sinistra) e Maurizio Bertelli (a destra), con Gabriele Puccini e Andrea Bertolini

“In questo campionato – sottolinea Cristiano Accolla – contano solo i numeri. Quattro vittorie di fila, va bene così. Con alcune certezze, Lisuzzo, De Vitis, Di Quinzio, Mannini, Negro, Giannone, un Pektovic che si è ripreso, un mistero, la condizione fisica di Birindelli, e due problemi da sistemare: Eusepi e Masucci. Ma dobbiamo guardare avanti con fiducia ed entusiasmo”.

“La nostra squadra è di altra categoria – Alessio Forconi non ha alcun dubbio -. Difesa e centrocampo sono superiori a tutte le altre squadre. Manchiamo e pecchiamo tanto in avanti. Abbiamo rischiato di subire il gol nonostante la superiorità numerica e c’è ancora tanto da lavorare, soprattutto nell’impostazione. Mancano i tiri da fuori area e poi ci manca un goleador. Impostiamo le azionie poi ripartiamo sempre un po’ troppo lenti.  La C però è questa. Lo sapevamo. Il bel gioco lo vediamo dalla B in poi”.

“C’è poco da dire – sentenzia Maurizio Bertelli – la serie C è questa. Noi abbiamo buone individualità ma se appena tocchi la palla ti ‘trebbiano’ conta poco. Qui vince chi picchia di più”.

“Diciamo la verità, il Pisa ha fatto la partita che doveva fare – dice convinto Lorenzo Gioli -. Non doveva spingere più di tanto, preservando le energie per Lucca, sfida sicuramente più importante a distanza di pochi giorni causa turno infrasettimanale. L’Arzachena non è una squadra ai nostri livelli. Noi abbiamo fatto il compitino, e ci è riuscito bene. Ho visto un gran centrocampo, con De Vitis e Maltese su tutti, che hanno alzato il livello qualitativo della squadra, tra lanci lunghi, giocate a testa alta e passaggi precisi. Dalla cintura in su però ho visto poco. Negro, un po’ appesantito, non ha avuto i movimenti giusti con i due esterni. Lisuzzo eccezionale, come sempre. Sono curioso di vedere come andrà contro la Lucchese, che reputo una bella squadra”.

“Quattro vittorie di fila, sette partite e due gol subiti – sintetizza  Davide Metta -. Certo, il secondo tempo è stato così così. Bisogna chiuderle prima queste partite, soprattutto con loro in dieci, perché non si sa mai. Comunque portiamo a casa un successo, va bene così. Quello con la Lucchese sarà un banco di prova importante perché è un derby sentito ed è fuori casa. Loro giocheranno alla morte ma sicuramente non sono una candidata alla vittoria. Anche se sono più forti di Prato e Arzachena”.

“Le quattro partite che dovevamo vincere le abbiamo vinte – osserva Michele Vitagliano -. Servivano a mettere un po’ di fieno in cascìna, ma spero che non creino nei giocatori una consapevolezza di superiorità. Soprattutto le ultime due avversarie, Prato e Arzachena, erano il nulla più assoluto. Le abbiamo battute ma l’errore più grande che Gautieri può fare è non far capire questo ai giocatori. Un mister davvero bravo è in queste occasioni che esce fuori”.

“I giocatori a livello individuale ci sono – sottolinea Fabio T. – manca ancora un buon gioco. Insistiamo troppo sui cross senza avere nessun buon colpitore di testa, e alla lunga queste giocate sono prevedibili. Sarebbe bene, ogni tanto, provare qualche azione più manovrata per arrivare al tiro. Anche se, alla fine, l’importante è vincere”.

“Bene le quattro vittorie consecutive”, ammette Salvatore Ciotta. “Gautieri sembra aver trovato almeno otto titolari. Bene il gioco dalla cintola in giù. Davanti però non ci siamo. Poche le occasioni create. Bisogna essere più cinici e chiudere le partite senza soffrire. Negro centravanti meglio di Eusepi. L’ex del Matera riceve palla e punta l’avversario per saltarlo, cosa che Eusepi non fa, giocando solo con le spalle alla porta”.

Roberto Bassi è dell’avviso che “la squadra è nettamente migliorata. Gucher, De Vitis e Maltese ieri hanno fatto la differenza in mezzo al ampo. De Vitis, con lanci da fermo di 40 metri a cambiare il gioco, ha personalità. Maltese quantità e buona qualità. Davanti con Negro Giannone è il punto di riferimento: vede la porta e la centra. Per quanto riguarda Eusepi e Masucci, nulla da dire sull’impegno, ma il resto è poco. La difesa sembra ben registrata. Certo, il gioco non è brillante, con l’avversario in 10 abbiamo subito troppo. Ora bisogna vedere come ce la caveremo con le avversarie più forti. Il Livorno mi sembra abbia qualcosa in più, per ora, l’importante è non farli scappare”.

Avanza qualche critica Massimiliano Manzi: “A mio parere quando una squadra va in rete con tutti i giocatori vuol dire alcune cose. Hai un’eccelsa individualità, ma non un modulo di gioco. Sei come il Real Madrid che gioca contro il Terricciola. Ma pure questo paragone è opinabile, visto che il Real Madrid anche in allenamento gioca con degli schemi predefiniti. Una cosa è certa, il campionato di C ha dimostrato, ad oggi, di essere tecnicamente mediocre. Quindi portiamo acqua al mulino, facciamo legna, come si dice, e zitti (soprattutto io). In serie B la situazione attuale tecnicamente sarebbe catastrofica. Ma intanto pensiamo ad arrivarci in B”.

“Chissà quando giocheremo bene, chissà quando segneranno gli attaccanti… le domande che si facevano diversi tifosi al Geko erano queste”, rivela Francesco Fasulo. “Intanto, però, abbiamo quattro vittorie di fila. Ed è dall’epoca di Vinicio che non si vedevano a Pisa. Se guardiamo la classifica abbiamo giocato con tutte le più forti: Siena, Viterbese ed Olbia. Ci manca solo il Livorno. Mi piace chiudere con la frase che disse Giovanni Corrado la sera dell’acquisto del club: “Aldo (Orsini, ndr) potete essere contenti”.

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