I risultati utili consecutivi sono tredici, ma è inutile girarci intorno, lo zero a zero in casa con il Giana Erminio fa male. All’umore e alla classifica. La paura che i punti persi per strada in questo modo (vedi anche Gavorrano) alla fine possano costarci caro rode in testa come un tarlo. Vediamo il commento dei “Pisani al Nord”.
“Purtroppo quando la sorte non ti aiuta il risultato solo col gioco non viene – analizza Roberto Bassi -. Era la buona occasione per rosicchiare punti al Livorno, ma tranne qualche situazione in area non abbiamo creato altro. Il gioco si sviluppa con una difficoltà enorme… ci si affida a troppi lanci lunghi anche quando l’avversario è in inferiorità numerica. Se l’obiettivo sono i playoff ok, ma per il primo posto non credo che ora come ora siamo attrezzati”.
Salvatore Ciotta sottolinea che “i nerazzurri hanno fatto un passo indietro rispetto a Carrara. Da salvare solo i primi venti minuti, in cui il Pisa poteva passare in vantaggio. Nel resto della partita le idee si sono affievolite. Rendiamo di più in trasferta che all’Arena, anche se continua la nostra imbattibilità. L’obiettivo playoff non dovrebbe sfuggirci…”.
“Quando si dice che contro il Pisa tutte fanno la partita della vita è vero – osserva Massimiliano Manzi -. Pare che il Pisa sia la vetrina per mettersi in mostra. Il Giana Erminio ‘puzza’ già dai primi minuti di gioco. Non è quella puzza, nauseante, che distoglie l’attenzione, ma un odore forte come il Gorgonzola, pungente, di sostanza, di sapore buono… Il Giana non toglie la gamba e anche se con un bagaglio tecnico molto inferiore alla nostra compagine, ci mette il cuore per portare a casa un risultato utile. Il Pista di mister Pazienza ne prova di ogni, ma rimbalza sulla determinazione avversaria. Una bella partita, buona per il Giana, da nervoso per il Pisa, che perde la possibilità di limare qualche punticino al Livorno. Uno zero a zero, come nel calcio a volte capita”.
“Obiettivamente ad oggi non siamo da prime posizioni – sentenzia Michele Vitagliano -. Mancano ancora tante cose, il mercato di gennaio ci dirà se la società vuole veramente andare in B oppure se pensa solo allo stadio nuovo”.
Quello che tutti si augurano, a questo punto, è di tornare a vedere il Pisa di Alessandria, che gioca bene, si impone e vince. Ma anche quello “tutto cuore” visto nel finale a Carrara non dispiacerebbe. Il campionato è ancora lungo e c’è tempo per migliorare. L’importante è restare lì, nelle zone alte, senza mai demordere.