“Tutti i derby sono partita a sé – osserva Massimiliano Manzi –. Non importa se una squadra è prima e l’altra è ultima in classifica, i derby vivono un’anima propria. Potrei dire molto sulle prestazioni dei singoli, su ciò che è stato fatto o che si poteva fare di meglio, ma non voglio. Non perché abbia chissà quali remore ma soltanto perché mi è bastato vedere Daniela, venuta con me da Casale Monferrato, per la prima volta all’Arena, commuoversi fino alle lacrime al cospetto de neroblu. Lei, astigiana di origine, tifosa a tempo perso del Toro, ha perso la voce urlando e incitando il Pisa. 1-0, non solo in campo ma anche nel cuore di chi pisano non è ma lo è diventato”.

Alessandra Loni racconta di aver provato un’emozione fortissima quando è entrata all’Arena: “Come se l’avessi fatto per la prima volta. Sapevo bene che non era una partita come le altre, ma non immaginavo di sentirla in questo modo. In gradinata si respirava un bel clima goliardico, io ero con altri amici del gruppo ‘Pisani al Nord’, sempre presenti all’Arena. Al gol di Eusepi una gioia infinita, una vera e propria liberazione, con la convinzione che questa vittoria potesse essere nostra. Non so se ho reso l’idea perché emozioni e sentimenti vissuti in modo così intenso sono difficili da raccontare”.

“Gli invincibili perdono per la prima volta in campionato”, ironizza Stefano Garzella. “Un Pisa davvero compatto e cattivo, dopo il primo quarto d’ora di studio sovrasta il Livorno sia tecnicamente che fisicamente. Squadra con tanta ‘garra’ ma anche con valori tecnici superiori a quelli là. Dopo un primo tempo finito in crescendo, il secondo è stato vissuto senza grandi pericoli fino al quarto d’ora finale. Un gol annullato giustamente e qualche mischia in area con annesse nostre disattenzioni, hanno fatto sì che la macchina da guerra della Serie C si inceppasse. Partita stravinta soprattutto di testa. Grandi Masucci, Eusepi e Gucher. Il peggiore è Sottil per lo show da frustrato in sala stampa. Se alla prima partita persa hanno già le crisi di nervi… personalmente quest’anno ho visto almeno tre squadre superiori al Livorno”.

“Secondo il mio parere – sottolinea Francesco Fasulo, che con un nutrito gruppo di amici ha presidiato il pub Geko di Milano – il Livorno è una grande squadra. Domina i primi venticinque minuti, con il Pisa che soffre, poi succede qualcosa che sinceramente non capisco… Noi segniamo e da quel momento loro non vedono più la palla. Qualcosa riescono a imbastire nella ripresa, ma è troppo sterile. La nostra difesa è stata immensa, ottimo il centrocampo. Sean Penn (Masucci, ndr) bravissimo, non solo per aver costruito il gol. Eusepi? Continuate pure a criticarlo, secondo me per la Serie C uno come lui è un lusso”.

C’è anche chi la partita non l’ha potuta vedere, perché si trova dall’altra parte del mondo: “Sono a Bangkok per lavoro – racconta Michele Vitagliano – e grazie al fuso orario riesco a terminare la cena con i clienti prima dell’inizio della partita. Purtroppo su streaming dall’estero non si vede nulla. Inizio a sentire la diretta alla radio ma… si soffre troppo. Allora decido di andare alla spa dell’hotel per un massaggio che rilassa la tensione. Finisco che l’arbitro dà il recupero. Avrei voluto leggere tutti i commenti per potermi fare un’idea sulla partita, ma non lo faccio. Sinceramente non me ne frega nulla se abbiamo meritato oppure avuto fortuna. Il derby è una partita completamente diversa dalle altre. Questa vittoria è importantissima per vari motivi: i tre punti mangiati ai labronici, una buona iniezione di morale per i nostri ragazzi e l’aver ferito il Livorno. Senza tralasciare la soddisfazione dei tifosi che vivono tutto l’anno per questa partita. Oggi abbiamo vinto solo una battaglia, importante ma pur sempre una battaglia. Ora dobbiamo schiacciare sull’acceleratore per raggiungere la meta che tutti desideriamo”.

Concludiamo con il commento di Cristiano Accolla. “La più bella partita dell’anno, preparata bene tatticamente con Gucher, De Vitis, Mannini, Masucci ed Eusepi ad altissimi livelli. Un primo tempo da incorniciare, con un secondo in sofferenza, ma ci stava in una partita come questa. Ho visto un Livorno sempre pericoloso ma più di una volta in difficoltà e costretto a metterla più sul piano fisico che su quello tattico o puntando sulla qualità dei propri giocatori. Potrebbe essere la svolta del campionato, sta a noi adesso non fare più passi falsi. Una grande soddisfazione per una partita attesa da mesi soprattutto per chi, come me, vive lontano. I 600 km più belli degli ultimi mesi. Complimenti ai ragazzi e al mister!”.

 

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