La città si sveglia un po’ frastornata dopo il voto. Ma è già tempo di guardare alle Comunali. Inevitabile partire dal punto fermo messo dagli elettori il 4 marzo. Partiamo dai dati per la Camera (relativi solo al Comune di Pisa). Il leghista Edoardo Ziello, candidato per il centrodestra, ottiene il 31,03%, pari a 15.850 voti. Dopo di lui c’è Lucia Ciampi (Pd), sindaca di Calcinaia e candidata per il centrosinistra, che si ferma al 30,52%, con 15.590 voti. Terza forza è il Movimento 5 Stelle, con Laura Palagini che ottiene il 23,73%, pari a 12.122 voti.
Dunque come andrà a finire la battaglia per Palazzo Gambacorti? La partita è più aperta che mai. Su una cosa non ci sono dubbi. Se la sinistra vuole avere qualche chance deve trovare un’intesa con Liberi e Uguali, che con il suo 8,65% (4.418 voti) presi da Nicola Fratoianni può essere l’ago della bilancia. Difficile che i grillini abbiano qualche chance di arrivare al ballottaggio: sono troppo indietro rispetto a centrodestra e centrosinistra.
Situazione pressoché analoga se guardiamo il riepilogo dei voti per il Senato. Rosellina Sbrana, candidata del centrodestra, è prima con il 31,23% (14.888 voti), davanti al ministro Valeria Fedeli (Pd) che per il centrosinistra si ferma al 30,13% (14.363 voti). L’ex sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli, ottiene il 9,34% (4.455 voti) con Liberi e Uguali.
Il vento grillino del cambiamento a Pisa non ha soffiato forte. Il centrodestra guarda tutti dall’alto, ma non raggiunge percentuali superiori rispetto al passato. Harakiri della sinistra, che divisa perde e unita (forse) può ancora farcela. Le Comunali saranno una nuova battaglia e conteranno moltissimo i candidati alla poltrona di sindaco e quelli in corsa per il consiglio comunale.