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“Meritiamo di più”. Impossibile dare torto alla Curva dopo Pisa-Piacenza

- Pisa calcio
17 Marzo 2018

Ormai non c’è più neanche la rabbia, resta lo sgomento. Non si può buttare in aria ogni volta un’occasione ghiotta, con le dirette avversarie che perdono, e ritrovarsi con un misero punticino in casa, quando ne potevi prendere tre e andare a ridosso della vetta. Non contiamo più le volte che abbiamo ripetuto questa frase. Lo 0-0 del Pisa all’Arena con il Piacenza brucia. E i tifosi della Curva giustamente gridano: “Meritiamo di più”. Difficile dargli torto. Vediamo il commento, sconsolato, dei “pisani al Nord”

“L’impressione è che la squadra non ci creda più – osserva Roberto Bassi -. Oltre agli errori tecnici, e tanti, i giocatori sono spaesati. Sembra che non sappiano cosa fare. Con i risultati di oggi peggio di così era difficile”. Poi rincara la dose: Con un buon tecnico di categoria questi giocatori avrebbero sicuramente fatto meglio”.

Secondo Fabio “devono capire che serve un nuovo stimolo, un nuovo allenatore”. Poi azzarda un’ipotesi: Riprendiamo Gautieri, tanto è già stipendiato”.  Sulla necessità di dare uno scossone concorda Salvatore Ciotta: “C’è solo una soluzione, cambiare guida tecnica”.

“Manca mordente, cattiveria agonistica”, puntualizza Davide Metta. Che poi la butta lì: “Rivoglio el Gaucho” (Gautieri, ndr).

“San Voltolini – dice Massimiliano Manzi – altrimenti si perdeva pure. È nella storia di Pisa, un santo, i mori e le crociate. Di San Voltolini ho già detto la mia, dei mori c’è traccia in campo solo per le pedate lasciate dalle scarpe.
Dell’anziano saggio, chiamato a correre come un bimbetto, da oggi ce ne ricorderanno solo le gesta… un ruzzolone dopo l’ultimo affondo lo ha scoppiato come scoppiò il motore a Valentino nel GP di Assen. Le crociate, ecco le crociate rotte sulla schiena in ritiro a Montenero, sarebbe quanto avrebbero preso tutti se fosse stato ancora vivo Romeo…. Oggi mancavano solo i cammelli… peccato non averci pensato prima, perché a San Rossore ce ne sono ancora un paio”.

Simone Bruno si pone una domanda: “Dopo che hai cambiato due mister e giochi sempre così, forse anche chi ha fatto la squadra ha qualche colpa? E il presidente che li paga puntualmente e non li porta in ritiro, forse è troppo signore per questo calcio”.

Francesco Fasulo è più arrabbiato che deluso: “Non si può andare avanti così. Tre partite in casa, due punti e un solo gol fatto. Ma stiamo scherzando? È una media da retrocessione. Per tre volte abbiamo avuto l’occasione di riportarci sotto e non ci siamo riusciti. Chi sta davanti perde serenamente, perché non c’è nessuno che li va a riprendere”. Dopo qualche minuto si toglie un sassolino dalla scarpa: “Gautieri è stato mandato via per molto meno, e non aveva i giocatori insieme da nove mesi ma appena da due. Abbiamo mandato via quello per prendere Mourinho? Solito discorso di certi tifosi. Non pensi al dopo, l’importante è segare quello che hai…”.

 

 

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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