Tutti i candidati a sindaco dicono di voler difendere l’aeroporto di Pisa dalle “mire” di Firenze. Ma come fare? La fusione della Sat (Società Aeroporto Toscano) che gestiva il Galilei con la Aeroporto di Firenze Spa, e la successiva nascita di Toscana Aeroporti Spa, quotata in Borsa, ha reso più difficile il controllo da parte dei pisani, politici e non. L’azionista di controllo, com’è noto è Corporacion America Italia, multinazionale del magnate armeno
“La città deve liberarsi dal giogo fiorentino, per farlo sarà necessario creare un’area metropolitana da poter contrapporre a quella fiorentina-pratese. Serve un sindaco che abbia la volontà di dialogare con tutti i colleghi dei comuni limitrofi e non sia fermato da veti romani,
I partiti, continuano a guardare solo il loro ombelico, senza offrire soluzioni concrete ai problemi della città. Pisa ha subito scelte partitiche, imposte ai cittadini.
La vicenda del Galilei è emblematica! La futura amministrazione di Pisa non dovrà più dipendere da decisioni partitiche imposte da Roma o Firenze.
Antonio Veronese è stato l’unico candidato sindaco a raccogliere l’appello di comprare delle azioni di Toscana Aeroporti, per poter partecipare all’Assemblea Societaria a Firenze a rappresentare gli interessi territoriali pisani.
Sollecitiamo la costruzione della terza pista obliqua del Galilei, per eliminare l’attuale impatto acustico sulla città.
Riproporremo una migliore mobilità pubblica verso i quartieri, l’Aeroporto civile e militare, il Sacrario di Kindu ed il Villaggio Azzurro, nonché maggior sicurezza ed illuminazione cittadina. Continueremo a chiedere seri studi d’impatto ambientale, che certifichino l’inesistenza di pericoli d’erosione del litorale pisano, causati dalla costruzione della Darsena Europa. A Pisa servono fatti, non chiacchiere!”.
Antonio Veronese