L’amico Andrea Cosimi, che collabora con L’Arno.it con articoli molto apprezzati sul Pisa, è in corsa alle elezioni del 10 giugno come consigliere comunale nella lista “Pisa nel Cuore“, che sostiene il candidato sindaco Raffaele Latrofa. Gli abbiamo fatto alcune domande per chiedergli quali sono le sue idee per Pisa e cosa vorrebbe fare se fosse eletto.
Perché ha scelto di candidarsi?
Ho scelto di candidarmi perché “Pisa nel Cuore” è un partito nel quale ho subito respirato una forte pisanità. Sento il bisogno di cercare di tradurre in fatti tutto il mio amore per Pisa.
Ha già fatto politica in passato?
No, è la prima esperienza.
Qual è il problema maggiore che Pisa deve affrontare?
Ricostruire una forte identità, riacquisire consapevolezza delle proprie potenzialità, valorizzare la propria logistica, potenzialmente unica in Italia.
Mi dice la prima cosa che farebbe appena eletto?
La prima cosa un rilancio in grande stile del brand Pisa, con una forte sottolineatura pisana del nostro centro storico. Riaffermazione forte della nostra identità e delle nostre tradizioni.
Come difendere l’interesse dei pisani dalle mire (politiche e non solo) dei fiorentini?
Basta diktat da Firenze, dalla Regione Toscana e dalle sedi centrali dei partiti: è sufficiente essere fermissimi nella volontà di riaffermare Pisa come baricentro e volerlo fortemente.
La sua posizione sullo stadio?
Da sempre e più che mai adesso sono molto favorevole allo Stadio così come proposto dall’attuale proprietà, credo che anche i benefici per tutto il quartiere di Porta a Lucca sarebbero tangibili. Certamente il percorso sportivo deve andare di pari passo, non esiste volere un nuovo stadio e poi non fare di tutto per tornare nel calcio che conta.
Turismo, università, ospedale e aeroporto. Quattro gambe che tengono in piedi Pisa… perché una città così non vola?
Pisa, come dicevo prima, ha delle potenzialità delle quali non si rende ancora completamente conto: Pisa è conosciuta, ha due Università nelle prime 200 nel Mondo e a Pisa studiano di gran lunga molti più ragazzi che a Firenze (circa 10mila iscritti in più), un ospedale di vocazione Nazionale, un’attività costante di ricerca ed innovazione, un aeroporto che permette gli atterraggi di qualunque tipo di aereo (a differenza di Peretola)… il problema è la mancanza di consapevolezza di noi pisani, più abituati al disfattismo e al menefreghismo che all’ambizione.
Se vuole può lanciare un appello ai cittadini, tramite L’Arno.it, dica ciò che vuole…
Riprendiamoci la nostra identità, non siamo una città qualunque, non abbiamo una storia qualunque. In ogni momento ed in ogni situazione la pisanità va riaffermata senza compromessi.