Ci conosciamo da almeno 26 anni e l’ho sempre visto così: disponibile, aperto al confronto e pieno di voglia di fare. Quando ho saputo che Leonardo Cosentini era stato nominato nuovo assessore alla Cultura e all’Istruzione nel Comune di Cascina, ho subito pensato che fosse la persona giusta al posto giusto. Gli ho chiesto un’intervista e lui mi ha subito detto di sì. Poi mi ha fatto aspettare un po’, perché questo suo nuovo impegno politico gli porta via un sacco di tempo. Alla fine, però, ce l’abbiamo fatta…
Questo suo nuovo incarico come assessore arriva dopo qualche anno dal suo ultimo impegno in politica come consigliere comunale. Nel frattempo cosa è successo? Cosa ha fatto?
Ho svolto il ruolo di consigliere comunale a Cascina dal 2001 al 2006, durante il mandato del sindaco Franceschini, come consigliere di opposizione, eletto nelle liste di Alleanza Nazionale. Dal 2006 ad oggi ho completato la mia formazione professionale, divenendo avvocato (iscritto all’Ordine di Firenze, città dove ho lavorato dal 2002 al 2006). Nel 2006 ho aperto lo studio professionale di avvocato a Cascina, mi sono sposato nel 2008 ed ho una moglie meravigliosa e due splendide figlie, di 8 e 6 anni.
Che ricordo si porta della sua esperienza tra i banchi del Consiglio? Crede che le servirà, oggi, come assessore?
L’esperienza di consigliere è stata per me altamente formativa, mi ha arricchito sia da un punto di vista professionale che umano. ho conservato ottimi rapporti con tutti, sia con i rappresentanti politici di allora che con il personale. quella esperienza oggi mi ricorda la passione con cui affrontavo i problemi, cercando di risolverli, passione che mi è rimasta appiccicata addosso. Il ruolo di consigliere comunale, come qualsiasi altro ruolo di chi ricopre cariche pubbliche, mi ha confermato ciò che sento dentro: il rispetto per tutti, anche e soprattutto per coloro che non me ne portano. Fare il consigliere ti insegna a salire su una macchina, quella della pubblica amministrazione, e guardare da dentro cosa succede ed ogni tanto affacciarti al finestrino. Il ruolo di assessore comporta una grande responsabilità: quella di rappresentare tutti i cittadini, di qualunque credo politico e ti dà la responsabilità di guidare quella macchina, prendendo in mano il volante, decidendo la strada da intraprendere.
Mi dice le prime tre cose che vorrebbe fare come responsabile della Cultura cascinese?
La cultura è vita, la cultura è sviluppo, la cultura è bellezza e questa bellezza ci salverà. Le prime tre cose che vorrei fare? Aprire la cultura alla cittadinanza, renderla fruibile veramente a tutti, in ogni sua forma di espressione. Cascina è una città viva, ricca di talenti e di persone che, spesso nel completo silenzio, danno sfogo alle proprie capacità ed al proprio talento. È una realtà che mi commuove; dal liceale artistico che crea una porta di design, ai bambini della scuola dell’infanzia che diventano editori di un libro di favole, all’artigiano del legno che ricostruisce la Torre Civica con tanti piccoli pezzettini, al musicista che si costruisce la liuta, ai ragazzi del circo che educano al bello. Punto molto sulla qualità delle offerte culturali. Le prime tre cose: aprire il teatro alle scuole; recuperare il teatro Bellotti Bon quale punto focale del nuovo sviluppo del centro di Cascina; valorizzare i nostri talenti, passati e presenti ridando loro la dignità che meritano.
Le risorse dei Comuni non permettono grandi investimenti. Come pensa di superare questo problema oggettivo?
La mancanza di risorse è una questione concreta che è sul tavolo, ma secondo me è spesso usata come scusa. Non sono qui per amministrare l’ordinario, io punto allo straordinario, al bello, al futuro. ho una visione di Cascina per come sarà tra 20 anni; il tutto passa dalla sinergia che si può creare tra un sognatore come me, le istituzioni tutte ed il mondo dell’imprenditoria, del volontariato, della società civile. Così si lavora, così si progetta, così si punta al futuro per i nostri figli.
Capitolo scuola (lei ha la delega anche all’Istruzione). Come valuta la situazione cascinese? C’è qualche situazione da affrontare con urgenza?
Il mondo della scuola è quello che più mi affascina. sono un genitore di due bimbe, una che ha frequentato quest’anno la seconda elementare nella stessa mia scuola, l’altra, la più piccola, inizierà a settembre. Sono state loro il motivo per cui ho accettato questo incarico, sono loro la mia linfa e direi le mie muse ispiratrici. Una di loro mi ha chiesto di recente: “Babbo a cosa serve un assessore?“. Io le ho risposto così: “Serve a far sì che bambini come te e meno fortunati di te possano continuare a sognare. Babbo è lì per far sì che i tuoi sogni diventino realtà”. La sua risposta è stata: “Babbo sono orgoglioso di te!”. Non ci sarà mai per me vittoria più bella di questa risposta. Sul piano della offerta didattica, Cascina garantisce altissimi livelli di qualità, sia nei primi anni di infanzia che nelle scuole elementari e medie. Alcuni edifici sono all’avanguardia in termini di laboratori, spazi sportivi. Ci sono criticità sulle scuole elementari del territorio legate ad una manutenzione ordinaria e straordinaria che nel tempo è in effetti mancata. I maggiori sforzi di bilancio sono concentrati in questo settore. Io ricordo sempre che il primo contatto che i nostri figli hanno con lo Stato è la scuola. Quindi da assessore, ma ancor prima da genitore, dico che dobbiamo assumerci la responsabilità di mantenere edifici degni del ruolo che hanno.
Che rapporto instaurerà con le associazioni?
Le associazioni sono la vera ricchezza del territorio; non mi stancherò mai di fare loro visita. non mi piace l’idea che la associazione debba venire nel mio ufficio in Comune; ho l’idea opposta: sono io che vado da loro, sono io che con loro condivido i problemi e le criticità; sul posto, dove ciascuno di loro ogni giorno opera. Non finirò mai di ringraziarli per l’impegno, la passione e la costanza che mettono nel portare avanti le attività nonostante la pubblica amministrazione, spesso, faccia di tutto per fiaccare questo entusiasmo.
E con i cittadini?
I cittadini sono la mia passione, da sempre. Mi fermano ovunque, mi intrattengo con loro in qualsiasi occasione, in qualunque luogo e condizione. Ho la responsabilità di questo ruolo ma anche un grande onore. Sono orgoglioso di rappresentarli e di condividere con loro i problemi. La sensazione più bella è quella di sentire che questo ruolo ti piace, è il tuo vestito, è il tuo stare. A me piace la concretezza delle idee e delle risposte, la condivisione, lo stare insieme, essere e sentirsi parte di una comunità che, pur nella diversità di opinioni e/o vedute, si riconosce in un obiettivo più grande, il bene comune.
Spesso, in passato, il centrodestra ha parlato dei grandi sprechi di denaro pubblico per il teatro. Ora a che punto siamo?
Il teatro di Cascina vive da tempo una condizione di difficoltà oggettiva, ma anche qui nessuna scusa: il teatro è parte integrante del volano della rinascita della nostra comunità. il teatro è anch’esso vita, è sogno, è cultura, è condivisione, è armonia, è sviluppo della persona umana, in ogni suo aspetto. il teatro è scuola, il teatro è fantasia, il teatro è allegria, il teatro è riflessione, il teatro è introspezione, il teatro in fondo siamo tutti noi, con le nostre vite, con i nostri limiti, con le nostre piccole grandi capacità. Punto ad un teatro di qualità, e la qualità paga sempre.
L’Arno.it le dà la possibilità di dire qualcosa ai cascinesi, faccia pure…
Sto lavorando ad una Cascina così come non l’avete mai immaginata! Ma io l’ho sognata ed intendo realizzarla. Sono diventato assessore il 22 maggio, data del compleanno di mia figlia, data in cui mi sono laureato. Quasi un segno del destino. Ringrazio, e non lo farò mai abbastanza, il sindaco Susanna Ceccardi, per la fiducia e l’opportunità di vivere questa meravigliosa opportunità. nei cascinesi vorrei risvegliare il senso di orgoglio di appartenere a questa comunità; vorrei far vedere loro con occhi nuovi un Paese bellissimo da vivere e riscoprire insieme. L’auspicio è di riuscire a trovare in questo viaggio tanti altri sognatori come me per lavorare insieme a nuove idee e nuovi progetti, per consegnare ai nostri figli un mondo migliore di come lo era quando ce lo hanno prestato. Vi ringrazio.
– Nella foto in alto l’assessore Leonardo Cosentini all’Istituto De Andrè di San Frediano a Settimo, con la vicepreside, professoressa Barbara Farnesi e il professor Simon Giorgio La Pietra