I prodotti, rigorosamente taroccati, venivano venduti a Pisa, ma anche sul litorale, fino a Viareggio e Massa. La “fabbrica” era a Pontedera, vicina al centro, in una tranquilla zona residenziale. Era lì che tre senegalesi avevano allestito un laboratorio per produrre borse, cinture e altri accessori. Grazie ad uno speciale macchinario, ai punzoni e ad una quasi illimitata disponibilità di carta specifica erano in grado, su richiesta, di imprimere sui prodotti i marchi falsi destinati ai venditori abusivi. Una catena di montaggio che lavorava senza interruzione.
Moltissimi i venditori al dettaglio che andavano ad acquistare la merce contraffatta in quella abitazione. Le Fiamme Gialle di Pisa hanno smantellato il laboratorio clandestino, individuandone i responsabili.
I punzoni metallici in ottone sono stati trovati, nel corso di una accurata perquisizione, dentro la cassetta di scarico del bagno, in una borsa di Dolce&Gabbana (anche questa contraffatta). Sotto sequestro anche un’agenda rossa, nascosta sotto il letto, ricca di appunti con nomi, numeri e soprattutto ordini, che danno un’idea di quale fosse il cospicuo giro d’affari.
È il secondo laboratorio scoperto nelle ultime settimane dalle fiamme gialle pisane. Poco più di quindici giorni fa era stato individuato, vicino alla centralissima piazza dei Cavalieri di Pisa, una fabbrica di occhiali falsi, circa 6000, e quasi 28.000 etichette (leggi l’articolo).