– Andrea Gelli –
Se il calcio d’agosto non è mai veritiero, figuriamoci quello di luglio.. .e figuriamoci quello di una squadra, il Pisa, completamente da assemblare, dove di certo appare solo il modulo, 3-5-2, ma chi mai lo comporrà è ancora mistero. Nulla da eccepire, è il calcio attuale, le squadre si fanno nel tempo, alle volte saper aspettare è meglio che farsi prendere dalla foga di aver già la squadra pronta. Lasciamoli lavorare, il resto si vedrà.
Per ora si è vista una squadra che ricordava le partite che si fanno noi dopolavoristi in settimana, quando hai 10 attaccanti e 3 difensori ovvero “te stai in difesa, io sto di qua, te stai di là, te entri dopo, casomai ci si scambia”… pertanto aver visto un De Vitis centrale difensivo (buona la sua interpretazione, fino ai crampi) ed un Birindelli nel centro destra (con le scivolate ha sempre recuperato il passo che non ha) è probabilmente figlio di questa, chiamiamola, emergenza.
La partita. Mister D’Angelo tra i cinque portieri opta per Voltolini titolare (gli subentrerà prima il buon Campani e poi Cardelli), Ingrosso unico ‘vero’ difensore centrale nel centro sinistra assieme ai due di cui sopra, Zammarini (che da mezzala a Pordenone ha fatto benissimo) quinto a destra e Lisi quinto a sinistra (sacrificato, ma se vuol restare deve adattarsi), Gucher regista centrale, Verna e Di Quinzio mezzali, di punta i due pesanti Cernigoi (CRN7, visto il numero di maglia) e Moscardelli.
Inizia meglio la Cremonese, compagine cadetta e quindi anche più rodata, che fracassa sulla destra del Pisa, ma è proprio la fascia destra l’arma migliore del Pisa, dove Zammarini appare tonico e volenteroso. In vantaggio va infatti il Pisa, su assist di Zammarini, tiro di destro dai 20 metri di Gucher, con il portiere avversario non irreprensibile. Reazione grigiorossa e, sempre su azione dalla nostra destra, Voltolini viene chiamato al miracolo di piede su tiro da due passi a botta sicura. Ma il Pisa prende terreno, Verna lancia Zammarini, che se ne va in area e viene agganciato nettamente: rigore che Moscardelli trasforma con facilità, un po’ alla Ambrosi, per chi ha una buona memoria.
Nella ripresa girandola di cambi, il Pisa tiene, mette in mostra alcuni giovani interessanti (Nacci e Favale su tutti, specie il primo,mi sbilancio,ne risentiremo parlare,speriamo gli venga data fiducia e tempo), mette come punte di riserva due dei titolarissimi fino a pochi mesi fa (Negro e Masucci, molto indietro), tiene fino all’ora di gioco poi subisce il 2-2 salvandosi grazie a Cardelli,dall’immeritata sconfitta.
Triplice fischio ed arrivederci, tutti contenti, i pisani di più (numericamente superiori ai cremonesi) e alla prossima amichevole. Mercoledì tocca ad altri Pisani al Nord raccontare…
Andrea Gelli
Foto di Salvatore Ciotta