Paghi 3 euro e novanta centesimi ma la partita in diretta streaming non si vede. Un messaggio di errore ti avvisa e lo schermo tutto nero (o grigio) ti fa capire meglio di ogni altra cosa l’amara realtà. Provi e riprovi, cambi browser, ti fiondi sul tablet sperando che lì funzioni, spegni e riaccendi ma non cambia nulla. Non ti resta che fiondarti sui social, per vedere se la “mala sorte” è toccata solo a te.
Sono tanti i tifosi che non hanno avuto la fortuna di varcare i cancelli dell’Arena e, come te, hanno provato a collegarsi a Eleven Sports. I minuti passano e la situazione non si sblocca: non c’è verso di vedere Pisa-Pro Piacenza. Cercare aiuto da chi fornisce il servizio (a pagamento) sarebbe la cosa più normale. Ma chi (fiducioso) ci prova purtroppo resta a bocca asciutta. Le imprecazioni si sprecano…
Ognuno si arrangia come può: c’è chi cerca disperatamente di collegarsi, via web, ad una radio. Altri si aggrappano alle dirette, più o meno estemporanee, su Facebook. Qualcuno, più smaliziato, suggerisce: “Cliccate qui, si vede”, postando un indirizzo web. Altri suggeriscono di utilizzare il sito della Snai, dopo essersi registrati. Lì in effetti la partita si vede. E la cosa sorprendente è che c’è il logo di Eleven Sports. Manca il commento audio ma poco importa.
La rabbia scema grazie ai gol e alle belle giocate del Pisa. La partita (per chi non aveva già mollato ogni speranza) torna visibile a secondo tempo inoltrato.
Sui social monta la protesta: “Inondiamo la casella postale di Sportube (il vecchio nome della piattaforma online, ndr)”. “Scriviamo anche alla Lega di Serie C”, suggerisce qualcun altro. Riavere i soldi indietro è il minimo sindacale. Per chi ha pagato la singola partita. Ma chi ha fatto l’abbonamento all’intera stagione come sarà rimborsato? I modi ci sarebbero, ad esempio un bonus da usare per un altro evento, tipo le partite di playoff. Ma chi scrive attende ancora di ottenere il risarcimento dopo “Arzachena-Pisa” dello scorso febbraio.
Resta una domanda: visto che certi problemi si ripetono non sarebbe il caso che chi governa il calcio in Serie C affrontasse la situazione, senza fare orecchie da mercante? È una questione di rispetto verso i tifosi, senza i quali tutto il carrozzone affonda. Lo volete capire?