Scomparso il 19 settembre da Lajatico (Pisa), l’imprenditore Salvatore Mannino è stato ritrovato in un ospedale di Edimburgo (Scozia), dov’è stato ricoverato perché trovato senza sensi nella cattedrale di St. Giles. Ma c’è un mistero: l’uomo ha perso la memoria, come ha detto l’avvocato Ivo Gronchi, legale della famiglia, in diretta a “Chi l’ha visto?”. Non riconosce i familiari e non riesce più a parlare in italiano. Era stata la moglie di Mannino a rivolgersi al programma di Rai3, dopo aver trovato a casa un messaggio allarmante scritto “in codice”.

L’auto di Mannino era stata ritrovata in un parcheggio vicino alla stazione ferroviaria di Pontedera, quando già si erano perse le sue tracce. Sono state settimane di angoscia per la famiglia, fino alla svolta. Che però lascia aperto il giallo: cos’è successo davvero a Mannino?

Lo strano messaggio lasciato a casa, vergato a penna su un foglio di carta A4, era una sequenza di numeri e punti. A decifrarlo è stato uno dei figli, Filippo, studente di Ingegneria: “Perdonami scusa”. Ovviamente si è subito pensato a un gesto estremo. Prima di uscire di casa, facendo perdere le proprie tracce, l’uomo ha cancellato la lista delle chiamate effettuate con il cellulare e la cronologia della navigazione su Internet. Anche se da un’analisi approfondita pare che l’uomo avesse effettuato ricerche su come raggiungere Parigi e l’Inghilterra.

Nella borsa da ufficio di Mannino, trovata a casa, sono stati trovati soldi (10.300 euro divisi in due mazzette), un pc portatile, il portafoglio con le carte di credito (ma non i documenti).

La moglie di Mannino, Francesca, ha raccontato che suo marito negli ultimi giorni gli era parso impaurito. Di che cosa?

Aggiornamento

Mannino è tornato in Italia. Atterrato all’aeroporto di Pisa, è stato portato in ospedale per accertamenti. A molti ha dato l’impressione di capire l’italiano, anche se continua a parlare in inglese. Nel Regno Unito non gli è stata riscontrata alcuna patologia psichiatrica. Da quanto emerso l’uomo stava attraversando una fase difficile della propria vita. Dopo aver lasciato il lavoro (dirigente in un supermercato) aveva aperto una cooperativa di servizi. La sua potrebbe essere stata una (tentata) fuga dalla realtà.

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