– Paola Viegi –
Faccio parte di un gruppo di amiche ed amici che amano Pisa e la pisanità. Quando abbiamo visto Alberto Angela che ha dedicato una delle sue puntate sulle “Meraviglie” del nostro Paese ad un luogo a noi molto vicino, Piazza dei Miracoli, ci è venuta spontanea l’idea di organizzare una visita guidata proprio lì, in quel luogo così unico che noi pisani siamo ormai abituati quasi ad ignorare se non per San Ranieri, quando ci facciamo attirare dai “cicalini” e i bastoncini di mente piperite, piuttosto che dal croccante e i banchetti “tutto a 1€”.
Ciò che invece abbiamo visto in un caldo sabato di ottobre, ha risvegliato in noi l’orgoglio di essere pisani e la consapevolezza di quanto siamo fortunati poiché viviamo, respiriamo e fruiamo di una delle città più belle del mondo. La prima ed unica volta che visitai il Camposanto Monumentale avevo circa 16 anni e non fui così colpita – forse per la giovane età – da quel luogo così permeato di spiritualità e santità, anzi lo trovai tetro e triste.
Stavolta invece, varcata quella soglia, mi è salita un’emozione fortissima fino alla commozione, culminata di fronte al “Trionfo della morte” il grande affresco del Buffalmacco recentemente restaurato: un’opera stupefacente ed unica che descrive in modo minuzioso tutte le scene del Giudizio Universale, in un racconto di figure che pare siano animate, tanto esprimono il loro stato d’animo.
Non poteva mancare poi una visita alla Cattedrale, della quale ricorre il novecentesimo anno della dedicazione a Maria Assunta. La cupola che raffigura l’Assunzione di Maria al Cielo, anch’essa restituita da poco dopo il restauro, è un tripudio di luce. Il Battistero, simbolo della vita, è quello dove sono stati battezzati i miei avi, ed è lì, nella sua forma avvolgente, che sembra dire: guarda che lo so che hai una voglia matta di venire a provare il mio eco… Eh sì, come quando mi ci portava babbo. Infine la Torre Pendente, il simbolo della potenza di Pisa, ma anche della sua forza: nonostante le vicissitudini che ha dovuto affrontare, è sempre in piedi.
È stato davvero un bel pomeriggio, chissà se le foto che ho fatto rendono l’idea del suo splendore. Le regalo a tutti i pisani lontani sperando che possano sentirsi più vicini alla nostra città.
Paola Viegi
(Circolo 7 settembre – Centro San Marco Pisa)