Anticamente non si usavano le botti di legno, né tantomeno i contenitori di acciaio o vetroresina. Il vino si produceva usando recipienti di terracotta. Se ne parla il 24 e 25 novembre a Impruneta (Firenze), all’Antica Fornace Agresti, nella biennale internazionale dedicata alla vinificazione in anfora. “La terracotta e il vino 2018“, giunta alla terza edizione, è la più importante manifestazione al mondo dedicata esclusivamente ai vini in anfora. Organizzata dall’Associazione culturale “La terracotta e il vino”, la manifestazione parla di una pratica antica, oggi movimento di nicchia ma in forte espansione.

Il connubio tra enologia e archeologia sarà protagonisti in un convegno tecnico di alto livello. Manuel Ferreira, dell’Istituto Superiore di Agronomia dell’Università di Lisbona, e il docente armeno Artur Petrosyan, archeologo dell’Istituto di archeologia e etnografia dell’Accademia nazionale di Scienze dell’Armenia, parleranno della tradizione ininterrotta di vinificazione nei talhas, che si è mantenuta nel tempo, e della cantina più antica del mondo, Areni 1, in Armenia, dove è testimoniata l’esistenza millenaria dei Karasi, le anfore armene. Scoperta nel 2007, Areni 1 si trova davanti alla cantina e al vigneto dell’azienda vitivinicola Zorah Wines, che all’epoca del ritrovamento era già attiva da anni. Al convegno si parlerà anche degli ultimi risultati relativi a come la terracotta d’Impruneta influenzi la qualità del vino in anfora, grazie all’indagine che Artenova ha condotto in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze.

La manifestazione (biglietto d’ingresso 20 euro) prevede degustazioni ai banchi di assaggio, convegno tecnico, presidio Slow Food, una enoteca dove acquistare i vini e anche una degustazione guidata dal titolo “Quattro continenti in anfora”. Ai banchi di assaggio ci saranno anche delle birre affinate in anfore. Domenica 25 (alle 18) concerto “The sound of earth”: gli Handlogic eseguiranno una performance dove anfore, giare, orci e altri oggetti in terracotta di Impruneta, diventeranno gli strumenti musicali.

Quarantadue espositori presenti a “La terracotta e il vino”: tornano aziende della produzione vitivinicola nazionale come Foradori, la linea de Le Anfore di Elena Casadei con le aziende toscane di Castello del Trebbio, Tenuta Casadei e dalla Sardegna Olianas, e per rimanere in Toscana fanno il loro ingresso alla manifestazione Tenuta Il Borro di San Giustino Valdarno e l’Azienda Agricola Oliviero Toscani Wine di Pisa.

Foto: La Terracotta e il vino (Facebook)

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