“Mi vai a ritirare queste analisi per il babbo?”. “Certo, se mi firma la delega vado subito. Ma dimmi dove devo andare…”. “Alla sede nuova della Asl. Vai sulla Tosco Romagnola, verso Cascina, superi il distributore e poi giri subito a sinistra, in una stradina, ci arrivi subito”. “Perfetto!”.
Due minuti di macchina e sono già sul posto. La strada (via De Andrè) è stretta e c’è una fila di auto parcheggiate su entrambi i lati, dall’inizio alla fine. Oltre a chi, come me, cerca di arrivare al distretto sanitario, c’è anche chi torna indietro. Si procede a passo d’uomo. Qualcuno tenta di fare inversione a U, altri girano in una stradina privata laterale per fare manovra, altri arrivano fino in fondo, dove però la strada è chiusa dal cancello della Asl. Il caos è notevole. Mi viene una domanda: possibile aprire una struttura importante come questa senza dotarla di un parcheggio adeguato? Qualcuno risponderà: ci sono più posti auto ora che prima, quando la Asl era nella vecchia sede di Navacchio. Vero. Ma che c’entra? Visto che si è aperta una sede nuova si doveva pensare a tutto ciò che ruota intorno all’edificio, prima di tutto ai parcheggi, oltre che alla viabilità. Via De Andrè è inadeguata e il fatto che non ci sia una rotatoria in fondo né un ampio spazio dove poter fare manovra, crea non pochi disagi.
Si potrà obiettare che non è obbligatorio andare in auto e ci si può spostare coi mezzi pubblici o a piedi. Vero. Però non tutti sono così fortunati di avere la struttura sanitaria a due passi da casa. E, se proprio dobbiamo dirla tutta, prima almeno la fermata del bus era proprio davanti all’ingresso della Asl, bastava fare tre passi e si era dentro l’edificio. Ora non più.
Dobbiamo riconoscere che la struttura è molto bella, moderna e funzionale. Sì è fatto un passo in avanti notevole rispetto a prima: i cittadini devono essere soddisfatti che i soldi pubblici siano stati spesi bene, nonostante il ritardo di qualche anno prima dell’inaugurazione, dovuto ad alcuni intoppi burocratici ed anche a un’inchiesta della magistratura. Peccato per quel dettaglio del parcheggio e della viabilità, che si spera possa essere risolto. Basterebbe così poco… intorno c’è ancora qualche campo libero. Non dico che bisogna cementificare tutto, fregandosene del verde e della natura. Però quando si realizza un’opera pubblica come questa i parcheggi sono necessari.