Tutto è nato da quanto ha scritto, su Facebook, un chirurgo dell’Azienda ospedaliera pisana, Daniele Pezzati, che ha parlato della nascita di un nuovo centro trapianti di fegato a Firenze. Notizia poi smentita dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dall’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi. Ma andiamo per gradi, vedendo cosa ha scritto Pezzati il 31 dicembre 2018.
Stanotte a lavoro abbiamo eseguito il trapianto di fegato numero 160 dall’inizio dell’anno.
Si tratta di un record per il centro di Pisa e l’ennesimo primato italiano.
Purtroppo non c’è stato tempo di festeggiare se non con un rapido caffè perché siamo ripartiti subito per prelevare un altro fegato per il trapianto 161…
Tutto ciò in barba a chi ci ha denigrato sui giornali ed ai piani alti della politica che cercano disperatamente una scusa per depotenziarci ed aprire un (inutile) ulteriore centro a Firenze. Tutta gente che, mentre facevo oltre cento notti di lavoro nel 2018, 700 ore di lavoro notturno, migliaia di km in auto aereo ed elicottero per andare a prelevare organi, dormiva comodamente nel proprio letto salvo poi riempirsi la bocca con i risultati miei e dei miei colleghi.
A volte vorrei dire a questa gente di venire a farseli i trapianti così io potrò passare le domeniche, Ferragosto, Natale, capodanno con i miei figli e fare il “posto fisso “ alla Checco Zalone con 6.20 ore al giorno e stop.
Ieri sera mio figlio Federico era triste perché non giocavo con lui e me ne andavo a lavoro. Io più triste di lui gli ho risposto che dovevo aiutare un tato che stava male. Non sa cosa vuol dire ma dice con fierezza che il suo babbo fa i trapianti e lo vuole fare pure lui.
Sono fiero di ciò che faccio ma stanco di vedere la sanità gestita da politici incompetenti che mi spremono come un limone non riconoscendo il sacrificio che costa fare ciò che faccio.
Posso solo ringraziare mia moglie e i miei figli per sopportare un marito/padre assente perenne per una insana passione.
Faccio a tutti gli auguri di buon anno perché stasera sarò troppo impegnato per farli: stranamente devo andare al lavoro”.
Ma a cosa si riferisce il dottor Pezzati? C’è davvero l’intenzione di un nuovo centro trapianti di fegato alternativo a quello di Pisa? La “preoccupazione” nasce dall’arrivo a Firenze del professor Paolo Muiesan, chirurgo di fama internazionale, proveniente da Birmingham. A questo bisogna unire i lavori al padiglione F di Careggi, che nel giro di tre anni diventerà un centro trapianti. Ma a quanto si apprende non del fegato, come ha spiegato il direttore generale Rocco Damone. Di cosa si occuperà, dunque, il professor Muiesan a Firenze? Chirurgia avanzata, in particolare quella biliare, ma non trapianti di fegato.
Il governatore della Toscana, Enrico Rossi, su Facebook interviene per smentire l’indiscrezione del medico pisano. E lo fa usando toni molto duri: “A proposito di notizie false prodotte da incompetenti. Rientro al lavoro; leggo che qualcuno vorrebbe attribuirci la volontà di aprire un nuovo centro trapianti di fegato a Firenze in competizione con Pisa. La cosa sarebbe semplicemente demenziale e solo pensarla o ispirarla o, peggio, scriverla significa o avere questa propensione o non avere nessuna competenza, sapere poco o nulla di amministrazione e di programmazione sanitaria”.
In una nota l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi, conferma la versione di Rossi: “Come ho più volte ribadito, sia in occasioni pubbliche che in comunicazioni istituzionali, il Centro trapianti di fegato di Pisa è un’eccellenza nazionale, la sua attività non è messa in discussione da nessuno, e non c’è alcuna intenzione di depotenziarlo da parte della Regione. Chiunque si renda responsabile di dichiarazioni totalmente infondate, tali da suscitare allarme nei cittadini – conclude Saccardi – sarà chiamato a risponderne personalmente, anche attraverso l’adozione di provvedimenti disciplinari laddove ne ricorrano gli estremi”.
Anno da record per il centro trapianti di fegato di Pisa
“Il centro trapianti di fegato dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, diretto da Paolo De Simone – si legge in una nota dell’ufficio Stampa dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana – chiude il 2018 raggiungendo un altro traguardo: le 161 procedure eseguite durante l’anno pongono Pisa al vertice della classifica nazionale e ai primi posti nel panorama internazionale. Il numero di trapianti di fegato effettuati a Pisa è in costante crescita ormai da anni: 119 nel 2015, 136 nel 2016, 142 nel 2017. Ciò sarebbe impossibile senza il sostegno di tutta la struttura regionale: l’assessore regionale alla Salute, Stefania Saccardi, più volte ha ribadito la centralità del centro pisano nel panorama toscano e recentemente, lo stesso presidente della regione, Enrico Rossi, ha chiesto alla direzione aziendale di redigere un progetto che serva a rinforzare e sviluppare i punti di forza dell’Aoup tra cui, naturalmente, il centro di trapianti di fegato”.
Federico Gelli: “Con la salute non si può giocare”
“In tempi, come questi, di fake news, non ci si dovrebbe meravigliare più di tanto che qualcuno le utilizzi e le rilanci per i propri obiettivi politico-elettorali”, scrive su Facebook Federico Gelli (Pd) -. Quello che invece questi avvoltoi dovrebbero capire è che con la salute delle persone non si può giocare e tanto meno si possono dire bugie. Perché chi usa il bisogno e la paura dei più deboli, come in questo caso, le persone che attendono un trapianto e i loro familiari, specula sui sentimenti più delicati degli esseri umani. Il consiglio è quindi di smetterla subito e magari trovare anche il coraggio di chiedere scusa. Perché è assolutamente priva di qualsiasi fondamento la presunta notizia su un indebolimento del sistema di trapianti a Pisa per favorire Firenze. Non c’è nessuna intenzione né volontà della Regione in questa direzione come hanno assicurato sia il Presidente Enrico Rossi che l’assessore Stefania Saccardi. Forse chi è oggi al Governo e chi lo sostiene in Parlamento, farebbe meglio a occuparsi di cose vere e serie a cominciare dal tassa di oltre 5 milioni che la manovra giallo-verde ha messo alle nostre aziende sanitarie e aziende ospedaliere. Soldi che finiranno nel calderone romano e verranno tolte ai servizi e alle prestazioni per i cittadini”.
Foto: Facebook Daniele Pezzati