Alla Commissione Sanità e politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana è iniziato l’iter della proposta di legge regionale sulla tutela dei bisogni essenziali della persona umana. Di recente approvata dalla Giunta regionale, come spiegato dall’assessore regionale Vittorio Bugli la legge è stata pensata per rispondere alla “preoccupazione di non poter svolgere al meglio i nostri dettati costituzionali, legati ai servizi alla persona: sanità, assistenza sociale, istruzione”. Il provvedimento intende “ridare espressione ai concetti di tutela ai bisogni essenziali delle persone: escludiamo abbandono ed emarginazione per tutti coloro che sono presenti sul territorio della nostra regione e privi di mezzi di sostentamento”.

Ma in concreto che cosa prevede la legge? “Prestazioni imprescindibili volte ad alleviare situazioni di estremo bisogno: diritto alle cure essenziali, a una dimora anche temporanea in condizioni di sicurezza, diritto ad una adeguata alimentazione e a un minimo di istruzione”. Si vuole garantire “un minimo di integrazione umana e sociale”. La nuova legge, ha aggiunto Bugli, interviene per rendere ancora possibile quella rete di interventi “che nella nostra regione è sempre stata attiva, attraverso i Comuni, le loro associazioni intercomunali, le associazioni e i singoli cittadini. Ora, a seguito dell’approvazione del decreto sicurezza, andrebbe incontro al rischio di violazione di norme. Stiamo cercando di fare in modo che chiunque abbia voglia di aiutare una persona in estremo bisogno possa continuare a farlo senza violare alcuna norma”.

L’assessore Bugli ha fornito alcuni numeri su richiesta dei consiglieri della Lega, che hanno partecipato al completo alla seduta, e del Movimento 5 stelle. “Secondo una nostra stima, in un paio d’anni, con i nuovi provvedimenti nazionali, avremo in Toscana tra le 5 e le 6mila persone in più al di fuori del sistema: attualmente abbiamo 10mila presenze tra Sprar (sono mille e 500 nel sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) e Cas (nei Centri di accoglienza straordinaria sono 8mila 500, ndr), di queste 10mila persone, circa 3mila 500 hanno ottenuto lo status, mentre sono circa 4mila 100 quelle che avevano il permesso umanitario, circa mille e 600 hanno visto negata la richiesta di asilo. Con il decreto sicurezza, dei 4mila 100 individui che avevano il permesso umanitario, soltanto 400 otterranno permessi speciali”. “I primi ad avere la preoccupazione di questo fenomeno – ha proseguito Bugli – sono i sindaci, di centrosinistra come di centrodestra, e già ce lo stanno rappresentando”. Quelli messi in atto con la nuova proposta di legge sono interventi “che intendono colmare il vuoto tra la perdita di status di cittadini stranieri e l’effettivo rimpatrio, che fino a quando non viene eseguito lascia un numero sempre più alto di persone senza alcuna tutela”.

Il nuovo provvedimento di legge, ha aggiunto l’assessore, non prevede nuove risorse, “perché va a modificare due leggi regionali in vigore, già finanziate e oggetto in questa fase di un ulteriore finanziamento per due milioni di euro complessivi”, chiedendo a gran voce pareri di legittimità, consultazioni e audizioni”. Il presidente della Commissione, Stefano Scaramelli (Pd), ha spiegato che “si tratta di una responsabilità che mi sono preso convintamente, nell’esercizio delle mie funzioni. Ho ravveduto le caratteristiche di urgenza, stiamo parlando di diritti fondamentali della persona umana. Abbiamo avviato l’iter, procederemo seguendo tutte le condizioni necessarie, attenderemo i pareri, faremo le audizioni, sentiremo i sindaci, discuteremo nel merito”.

Ceccardi all’attacco: “Rossi trasforma la Toscana in un centro d’accoglienza”

“Abbandonato dagli elettori, lasciato solo dal Pd, il governatore Rossi, nella solitudine più totale, regala la sanità toscana ai suoi ultimi sostenitori, i clandestini. Con i soldi delle tasse dei nostri cittadini”. A dirlo è il responsabile della Lega Toscana, Susanna Ceccardi, sindaco di Cascina (Pisa). Dopo i diritti dei Rom, Rossi, per il suo ultimo anno e mezzo di governo regionale,ha stabilito la nuova priorità: sanità e strutture gratis per i clandestini. Una manovra per cercare di salvaguardare il suo ultimo bacino di consenso, a lui sempre fedelissimo in questi anni, ovvero tutti coloro che non sono Toscani – continua Ceccardi -. E dire che tra chi nel 2015 lo ha votato, non mancano i disoccupati. Rossi però agli italiani preferisce il resto del mondo, facendo il buon samaritano con i soldi dei cittadini toscani che ogni giorno vanno a lavorare per mantenere i suoi capricci”. “E così la nostra Regione invece di puntare su una sanità all’avanguardia, invece di abbattere le liste di attesa oggi chilometriche ed investire sullo sviluppo della nostra regione, crea un centro d’accoglienza permanente per migranti privi di permesso di soggiorno, cioè clandestini – conclude Ceccardi -. Alla prossima tornata elettorale a Rossi consiglio di candidarsi non in Toscana ma in una delle Regioni della costa libica”.

Lo scontro tra due visioni diametralmente opposte

Non stiamo qui a fare il tifo per l’una o l’altra parte politica. Non ci interessa. Ci limitiamo ad osservare ciò che accade, facendo alcune riflessioni. La Lega soffia sul fuoco della polemica: guarda alle elezioni regionali del 2020 e cerca di tenere calda la linea del “prima gli italiani”. Quindi ogni euro che viene speso in più per gli immigrati deve essere contestato, senza se e senza ma. La Regione Toscana, con la giunta Rossi (sostenuto dal Pd), porta avanti una linea diametralmente opposta, volta ad offrire agli immigrati un minimo di servizi ritenuti essenziali. In mezzo ci sono i cittadini, che devono barcamenarsi tra le montagne di slogan dei politici, i problemi concreti di ogni giorno e polemiche infinite.

Solleviamo una domanda: se la linea portata avanti da Rossi è così scellerata e autodistruttiva, come rileva la Ceccardi, perché la Lega allora non lo lascia fare restando in silenzio? Vorrebbe dire ottenere il massimo risultato (la conquista della Regione) con il minimo sforzo. Voi cosa ne pensate?

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2 Comments

  1. francesco fasulo Reply

    Io penso che la ceccaro non sappia nulla di nulla e che questo è pericoloso.

  2. antonio c. Reply

    Io penso che Rossi abbia fatto più danni della grandine. Danni visibili e constatabili. Basterà ?

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