Il Consiglio comunale di Pisa commemora le vittime della Shoah e lui resta seduto. Scoppia una polemica durissima e tutti prendono le distanze da quel gesto (leggi l’articolo). Manuel Laurora (indipendente eletto nelle liste della Lega) viene allontanato dall’Aula. Poco dopo, rientrando, si scusa in questo modo: “Volevo sinceramente scusarmi per il mio atteggiamento durante il minuto di silenzio per la ricorrenza della ‘Giornata della Memoria’. Anche per me la Shoah è una pagina terribile nella storia dell’umanità che non deve ripetersi mai più. Mai avrei voluto che il mio atteggiamento suscitasse interpretazioni diverse dal mio pensiero, e pertanto mi alzo e rimango in piedi, unendomi alla commozione di tutti, grazie”.
Si era distratto, dunque. Ecco perché è rimasto seduto. Almeno così dice. Chissà, però, se era distratto anche quando scriveva, su Facebook, che tra i libri secondo lui degni di menzione c’è il Mein Kampf.
A denunciarlo è l’ex assessore Dario Danti: “Manuel Lurora, consigliere comunale della Lega a Pisa, sul suo profilo Facebook indica come libro preferito il Mein Kampf di Adolf Hitler… ecco perché non si alza quando il Consiglio comunale ricorda le vittime della Shoah. Ribadisco che si tratta di una persona indegna, che non può sedere in Consiglio comunale”.
Qualcuno dirà: non è il suo libro preferito ma solo un libro che ha letto. Benissimo. Perché, allora, indicare solo e soltanto quello?
Forse non era distratto Laurora quando non si è alzato in Consiglio comunale. Oppure è una persona che si distrae spesso, soprattutto quando ci sono alcuni temi in ballo.
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