La droga era nascosta in 23 borsoni stipati in un container che conteneva caffè: 644 kg di cocaina, divisi in 582 panetti, sono stati sequestrati dagli uomini della Guardia di finanza durante un blitz nel porto di Livorno. Era a bordo di una nave portoghese proveniente da Algericas (Spagna). È uno dei sequestri più importanti degli ultimi anni, scattato dopo l’attenta analisi delle spedizioni ritenute a rischio, in particolare quelle provenienti da Paesi del Centro e Sud America. Le indagini sono state dirette dal procuratore della Repubblica di Livorno Ettore Squillace Greco, in coordinamento con il procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Creazzo, competente come Direzione distrettuale Antimafia, e con il Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Firenze.
Dopo una segnalazione dell’Antidroga (Dcsa) le indagini hanno accertato che il container era stato spedito da una società in Honduras e imbarcato a Puerto Cortes per poi essere trasferito su un’altra nave a Moin (Costa Rica), diretta a Barcellona. Il container era destinato a un’azienda di Madrid, dove però non è mai arrivato. Le fiamme gialle hanno tenuto sotto stretto controllo la nave prima che entrasse in porto, per evitare il rischio che la droga potesse essere trasbordata in mare. Saliti a bordo appena la nave ha ormeggiato, i finanzieri hanno ispezionato i container sospetti. La droga era in uno che conteneva sacchi di caffè, nascosta in alcuni borsoni contrassegnati con una X.
Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato su Twitter la notizia: “Porto di Livorno, sequestrati 650 chili di droga dalla guardia di finanza e dall’Agenzia delle dogane. Un’operazione enorme. Grazie a nome di tutti gli italiani”.
Il trucchetto
All’interno di uno dei borsoni usati per trasportare la droga è stata trovata una copia dei sigilli posti al container, che sarebbero stati sostituiti dopo aver prelevato la cocaina, in modo da riuscire a passare i controlli doganali senza problemi.
Foto: Gdf – SkyTg24