Il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli (M5S), in un video pubblicato su Facebook apre all’allargamento dell’aeroporto di Firenze, ma con un distinguo che manda su tutte le furie i fiorentini. “Rafforzeremo il polo aeroportuale di Pisa e Firenze, ma senza avvantaggiare chi lo sta gestendo”. E spiega meglio cosa intende dire: “È un aeroporto profittevole, perché dovremmo metterci 150 milioni di soldi pubblici?”. Il succo del discorso del ministro è questo: volete allargare l’aeroporto? Benissimo, nessun problema, ma pagatelo voi, dal Governo niente soldi.
Il sindaco di Firenze, Dario Nardella, va su tutte le furie: “Quelle di Toninelli sono dichiarazioni faziose, arroganti e intimidatorie. Ricordo a Toninelli che da ministro dovrebbe lavorare per lo sviluppo delle infrastrutture e il bene comune e non usare il proprio potere per fare campagna elettorale contro una comunità bloccando le opere pubbliche e attaccando singole persone”. E prosegue: “È in fase finale una procedura amministrativa per la definitiva autorizzazione della realizzazione della nuova pista dell’aeroporto, rispetto alla quale ogni ingerenza impropria può essere un abuso grave e inaccettabile. Le parole di Toninelli disprezzano diritti e aspettative di migliaia di lavoratori e cittadini. Firenze non si piegherà a questo ennesimo attacco politico da parte del governo che non ha più argomenti per fermare un’opera attesa da anni”.
Il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi (centrosinistra): ‘Mi meraviglio che il ministro Toninelli non conosca neppure i dossier che riguardano i suo ministero. Quello sull’aeroporto di Firenze è chiaro. Prevede infatti un investimento pubblico insieme ad un investimento privato. Queste sono le regole ed è dovere di un funzionario pubblico come il ministro rispettarle. Perché, è bene che Toninelli lo sappia, non siamo nel Venezuela di Maduro. Siamo in Italia, una democrazia basata su leggi e una Costituzione. Tutta Firenze vuole la nuova pista di Peretola e non saranno i maldipancia di un improbabile ministro a far cambiare idea ad una intera comunità”.
“Sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, Toninelli sbaglia tutto – afferma la senatrice del Pd, Caterina Biti -. Nel merito perché le regole previste per lo sviluppo di Peretola prevedono che lo Stato metta dei soldi sulla nuova pista; nel metodo, perché in un paese civile un ministro non decide i finanziamenti alle infrastrutture con le dirette Facebook. La nuova pista – prosegue – va fatta perché serve ai cittadini, alla Toscana e allo sviluppo economico del nostro territorio. Nei Paesi in cui vige lo Stato di diritto non si possono cambiare le regole in corsa per antipatie politiche”.
“L’atteggiamento del ministro dei trasporti è assurdo e fuori dalla realtà”, tuona il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). “Non può dire che i privati devono trovare 150 milioni di euro per l’aeroporto di Firenze, quando gli accordi pregressi prevedono che questo finanziamento sia a carico dello Stato. Così come assurde sono le motivazioni avanzate dal ministro grillino Toninelli e il Movimento 5 Stelle devono smetterla di boicottare lo sviluppo di Firenze e della Toscana per motivazioni ideologiche e di antipatie personali. Tanto per essere chiari: i grillini non possono fare la guerra allo scalo di Peretola perché il presidente si chiama Marco Carrai. L’aeroporto Amerigo Vespucci non è l’aeroporto di Carrai, ma dei fiorentini, dei toscani e delle imprese. È totalmente inconcepibile sostenere, come fa Toninelli, che lo Stato non può finanziare aeroporti che fanno gli utili. Ma dove sta scritto? Qui siamo all’improvvisazione e purtroppo anche all’incompetenza. Ma a farne le spese sono i fiorentini, i toscani, gli imprenditori della nostra regione e gli imprenditori di altre regioni e Paesi che vorrebbero investire da noi. Mi auguro che qualcuno nel governo riconduca presto il ministro Toninelli alla ragionevolezza”.