La filiale X banca tal dei tali è in fondo alla classifica di rendimento. Il motivo? Non ha venduto gli investimenti in diamanti, come richiesto dalla sede centrale. I dirigenti strigliano il personale: “Non avete lavorato come si deve. Possibile, fra tutti i clienti, non riuscire a piazzare neanche 4 o 5 di questi formidabili investimenti?”. La pressione si fa insistente, con commenti sarcastici e frasi che rasentano il mobbing. Se non vendi il diamante sei proprio uno sfigato, dove pensi di andare? Dovresti solo ringraziare di avere un lavoro e non fai niente per tenertelo stretto.
La vita va avanti… quella filiale e in particolare quei dipendenti vengono “segnati” come poco affidabili, con una scarsa propensione ad assecondare le direttive dell’azienda. Insomma, nel libro nero dei manager finiscono i nomi di persone perbene, onesti lavoratori che non se la sono sentita di raccontare fischi per fiaschi ai propri clienti, promettendo loro la Luna.
Passa qualche anno e scoppia il bubbone. Prima uno, poi due, poi decine e decine di persone che denunciano di aver perso buona parte dei propri soldi, investiti in diamanti. Ma com’è possibile, non era un investimento sicuro? “Così ci hanno sempre detto”, dicono i clienti. Se ne occupa anche Report (Raitre), con un bel servizio che smaschera l’investimento-fuffa. Gli articoli del Sole 24Ore mostrati ai clienti, per dimostrare la bontà dell’investimento e gli ottimi rendimenti, altro non erano che pubblicità a pagamento con quotazioni taroccate…
Qualcuno racconta che, in banca, chi li ha convinti ad acquistare i diamanti ha persino giurato sulla foto dei propri figli: “Non c’è alcun rischio“. Probabilmente in questo caso il “bravo venditore” sarà stato premiato e coccolato dall’azienda. “Tu sì che sei affidabile… se non ci fossero quelli come te…”.