Laura Paolini ha 18 anni e studia al liceo classico Foresi di Portoferraio (Isola d’Elba). Ama moltissimo lo sport, in particolare scia e va sott’acqua, e recita in un gruppo teatrale. Quando alcuni suoi compagni sono andati a fare l’alternanza “scuola-lavoro” in un’azienda che si occupa di ricerca biofisica e bioelettrica, la Elbatech, sono stati messi alla prova con un’idea da sviluppare. Loro hanno pensato subito alla loro compagna, che purtroppo è non vedente.  “Sarebbe bello poter fare qualcosa per lei”, hanno pensato.  E nel giro di qualche settimana sono riusciti a mettere a punto una “scatola” in grado di leggere i colori per chi, come Laura, non li può vedere. Questa bella storia è stata raccontata dal quotidiano Il Telegrafo di Livorno.

I ragazzi hanno scritto una parte del software del dispositivo che, attraverso un sensore, permette di rilevare e comunicare i colori degli oggetti. L’azienda li ha seguiti passo dopo passo, fino alla realizzazione di quella piccola scatola che, appoggiata su un oggetto, ne svela il colore. Come spiega Marco Sartore, responsabile scientifico di Elbatech, il sensore esegue la mappatura colorimetrica di un oggetto. I ragazzi hanno aiutato i ricercatori a scrivere il software che comunica, con un audio, il nome del colore.

Ma che ne sarà di questa scatoletta leggi colori? Come spiega Sartore a breve dovrebbe partire un crowdfunding che, se darà buoni frutti, permetterà di realizzarne altre. Questo bellissimo progetto, che merita di essere conosciuto, si chiama “I colori di Laura”.

Di una cosa siamo sicuri: Laura è felicissima del regalo ricevuto dai compagni di scuola. “Ho chiesto che il dispositivo mi aiutasse in particolare a riconoscere i colori dei vestiti per poterli abbinare, ed è questo l’utilizzo principale che ne farò, anche se mi potrà servire in altre occasioni”.

Foto: http://nunziomarotti.blogspot.com/

 

Autore

Scrivi un commento