Si è spento nella sua casa di San Giuliano Terme. Da pochi giorni (28 febbraio) Virgilio Luvisotti aveva compiuto 85 anni. Storico esponente della destra pisana, si era iscritto al Movimento sociale italiano nel 1952, a soli 18 anni. Aveva ricoperto moltissimi incarichi, dapprima come consigliere comunale, a San Giuliano Terme, poi nel consiglio provinciale di Pisa e infine nel consiglio regionale.

Alle elezioni regionali del 1995 era stato eletto per la prima volta nel “parlamentino” di Firenze, nella circoscrizione provinciale di Pisa, con 5.887 voti di preferenza. Nell’aprile 2000 era stato confermato con 6.977 preferenze. Rieletto anche nell’aprile 2005, nella circoscrizione di Pisa nella lista di An. Uscito da Alleanza nazionale nel 2005, nel maggio 2007 aveva dato vita al gruppo Alleanza Federalista. Dal 2011 si era impegnato con “La Destra” di Francesco Storace. Da tempo si era ritirato dalla politica attiva (l’ultima esperienza nel consiglio comunale di San Giuliano Terme, chiusa nel 2014), tornando a occuparsi del suo lavoro, all’Istituto vendite giudiziarie.

In un libro-intervista, “Io, controcorrente”, Luvisotti raccontò la sua vita dedicata alla politica. “Sono sempre stato dalla parte dei cittadini, fare politica significa avere coraggio, credere negli ideali, rispettare i valori e la morale, e compiere atti che siano utili socialmente utili – anche se tutto questo, oggi, sembra dimenticato”. Con una punta d’ironia il suo libro terminava con un telegramma spedito al Padreterno: “Urge diluvio, stop”.

Nel gennaio 2018 Luvisotti ha aveva avuto dei problemi con la giustizia: era stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta per presunta turbativa d’asta, associazione a delinquere e falso. Si era difeso proclamando la propria innocenza (“Una vita di lavoro onesto e corretto”) e ribadendo di aver fiducia nella giustizia.

Apprendiamo con dolore della scomparsa di Virgilio Luvisotti – si legge in una nota di Fratelli d’Italia (Pisa) – da tempo malato e lontano dagli impegni pubblici. Nella sua lunga carriera politica ha svolto molti incarichi anche per Alleanza Nazionale, partito di cui è stato il segretario provinciale a Pisa e dal quale si era poi dimesso nel 2005. Confrontandosi e molte volte anche scontrandosi con il coriaceo Luvisotti, si è formata molta della classe dirigente della destra pisana, che milita oggi in Fratelli d’Italia o in altri partiti. Le sue vicende personali degli ultimi anni, quando si era ritirato a vita privata, non fanno dimenticare il suo impegno per il territorio pisano attraverso i suoi numerosi incarichi istituzionali, da consigliere del Comune di San Giuliano Terme fino alle elezioni in Consiglio Regionale. Profondo conoscitore della Provincia che frequentava senza risparmiarsi, curando personalmente una preziosa rete di contatti in ogni paese,  Virgilio Luvisotti è stato innegabilmente uno dei protagonisti della destra pisana negli ultimi trent’anni. Pur occupandosi di temi che naturalmente superavano i confini locali, non ha mai dimenticato di rivolgere un’attenzione particolare alla città di Pisa che amava e alla quale tanto ha dedicato. Lo vogliamo ricordare per la politica fatta di impegno, di dialogo, di attenzione per i temi concreti, di estrema considerazione per i valori non negoziabili. Alla famiglia le nostre sincere condoglianze”.

In una lettera aperta scritta all’allora senatore del Pdl Franco Mugnai, nel 2013 Luvisotti ripercorse gli anni in cui fu acquistata la storica sede del Msi di Pisa:

Caro Franco, ho visto pubblicata sulla stampa la bella foto dell’insegna di An nell’ex sede di Lungarno Galilei, con la tua proposta, quale presidente della Fondazione di An, di affittarla a inquilini che rispondano a determinati requisiti e precisamente “purché ci si riconosca nei nostri valori”. Voglio ricordarti che quella sede ce la comprò Giorgio Almirante, dandoci un assegno, di cui ricordo non soltanto la cifra, ma anche il colore. Si era scelto un secondo piano, perché i compagni usavano sfasciarci le sedi e nessuno ce l’avrebbe data in affitto. Quando mi fu affidata la sede pisana, con l’incarico di commissario prima e di segretario dopo, organizzai una squadra di volontari che, in sei mesi, lavorando anche nelle ore notturne la rimise a nuovo. Fu così che aprii la sede alla città. Le autorità per la prima volta entrarono a visitare gli ambienti dove operava la destra pisana, creando così intorno ad essa una simpatia ed un consenso che si tradussero poi in risultati elettorali importanti, come quello di riuscire a conquistare il litorale, come primo partito…”.

Diego Petrucci, sindaco di Abetone Cutigliano (Pistoia), ricorda così Luvisotti:

Ciao Virgilio riposa in pace! È morto un leone, così mi voglio ricordare di Virgilio Luvisotti, lui segretario provinciale del partito ed io segretario giovanile ed in quel partito (Alleanza Nazionale) i nostri ruoli erano per definizione conflittuali… fino al momento del bisogno, in quell’istante – che fosse una campagna elettorale, una raccolta di firme, un servizio d’ordine, o un pericolo (e ce ne erano di pericoli) – si sapeva mettere da parte tutto. e da Virgilio ho imparato, soprattutto, questa lezione, una lezione di stile.  Dovessi descriverlo direi “mai un passo indietro”, coraggio, astuzia, intraprendenza: ne aveva da vendere.  È morto leone: riposa in pace!”

Il funerale di Luvisotti è in programma martedì 12 marzo alle ore 15 nella chiesa di Rigoli, nel Comune di San Giuliano Terme (Pisa).

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