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“Sicurezza? Servono le ronde WhatsApp”

- Politica
5 Aprile 2019

Il tema sicurezza è sempre più sentito dai cittadini, anche se sotto le elezioni se ne parla di più. Aumentare le telecamere e le forze dell’ordine che vigilano nelle nostre città è importante, ma servono anche altre idee, perché è impensabile avere un controllo totale del territorio, 24 ore su 24. Non sarebbe possibile neanche se schierassimo tutte le forze armate a disposizione nel nostro Paese. E non avrebbe senso. Un’idea interessante sono i “gruppi di controllo di vicinato” che si organizzano per fare segnalazioni e tenere sotto controllo una zona, chiamando le forze dell’ordine in caso di bisogno.

“A Firenze il tema sicurezza si sta imponendo come ‘il tema’ da risolvere – osserva il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia -. È amaro doverlo dire, ma visto che il Comune non fa niente, noi da oggi lanciamo i ‘Gruppi di controllo di vicinato’, che tanto successo stanno avendo in altre città italiane. Gruppi di vicini che si organizzano su WhatsApp e si segnalano comportamenti anomali, persone sospette, per poi avvertire le forze dell’ordine”.

“I Gruppi di controllo di vicinato, riconoscibili dai cartelli che marcano strade e piazze – spiega Stella – riuniscono cittadini che collaborano con le forze dell’ordine, segnalando presenze sospette ed episodi di microcriminalità osservati dalle finestre di casa, oppure passeggiando nel proprio quartiere. Un fenomeno cresciuto a ritmi importanti negli ultimi anni fino a raggiungere gli oltre 1.500 gruppi attuali, per oltre 41mila famiglie coinvolte in 368 comuni italiani, concentrati maggiormente nelle regioni del Nord e Centro Nord”.

“Non sono ronde nel senso classico del termine – precisa Stella – ma sono l’evoluzione dei Neighborhood watch area. Noi crediamo che l’autotutela comune funzioni, sia che si tratti di avvertire un vicino in vacanza, nel caso si senta suonare l’allarme di casa, sia per chiamare le forze dell’ordine nei casi più gravi. In molte città del Nord, nelle zone sorvegliate dai cittadini, oltre ai furti sono calati anche i reati di strada, dai vandalismi agli scippi”.

Che cos’è il Controllo di vicinato?

“È uno strumento di prevenzione della criminalità – si legge sul sito interno.gov.it – che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia statali e locali, di seguito denominate Forze di polizia. Fare ‘Controllo del Vicinato’ significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone.

A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri ‘reati occasionali’ potranno essere limitati”.

Sarebbe sbagliato pensare che i cittadini da soli possano risolvere tutti i problemi relativi alla sicurezza. Ma prestare maggiore attenzione a ciò che accade intorno a noi, fuori dall’uscio di casa, può essere utile, molto utile. E non vuol dire essere impiccioni ma attenti e responsabili.

 

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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