Lo scrittore Carlo Cassola l’acquistò negli anni Settanta, per preservarla dalla speculazione edilizia e dal possibile arrivo dei turisti. Dopo la sua scomparsa, nel 1987, l’isola di Cerboli è passata agli eredi e, in seguito, posta in vendita. Se vi interessa potete comprarla sborsando 4 milioni di euro, per una superficie di circa 4 ettari. Cerboli appartiene al Comune elbano di Rio, in provincia di Livorno: si trova a 3,5 miglia nautiche da Piombino e 4,3 dall’Isola d’Elba, si trova all’interno del parco nazionale dell’arcipelago toscano, e per questa ragione fa parte dei siti di interesse comunitario, assieme alla vicina isola di Palmaiola.

Ma com’è possibile che un isolotto sottoposto a vincoli ambientali si possa tranquillamente acquistare? La denuncia è stata fatta dal coordinatore nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli: “Su alcuni siti di agenzie immobiliari internazionali e nazionali sono comparsi annunci per la vendita di prestigiose isole, veri e propri gioielli ambientali. Alcune compravendite hanno una finalità esplicita come quella realizzare vere e proprie trasformazioni urbanistiche, con realizzazione di resort, e in altri casi i progetti che sono dietro le proposte di acquisto sono avvolti dal riserbo più assoluto”. Bonelli fa sapere di avere inviato ai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali “un esposto con il quale si chiede l’immediato intervento per tutelare le nostre isole da eventuali attività speculative”.

Che sia in vendita non è una novità. Lo è, infatti, da almeno una quindicina d’anni. E nei primi anni Duemila fu realizzato anche un progetto legato al turismo, con tanto di porto e impianti sportivi, ma non fu mai realizzato per i vincoli ambientali, che tuttora persistono. Che ne sarà di quest’isolotto bello e selvaggio? Staremo a vedere. Legambiente Arcipelago toscano sottolinea che “è come comprare il Colosseo da Totò. Chi compra Cerboli non compra niente: è protetta da Parco nazionale e direttive europee”.

Nei libri di storia è citata per una torre di avvistamento a difesa della Repubblica pisana, risalente al 1108, in seguito riedificata nel 1567. Nel XIII secolo, inoltre, da Cerboli ogni anno si prendevano i falchi pellegrini che venivano donati all’arcivescovo di Pisa, oltre ai coltelli realizzati con le palme nane che vi abbondavano.

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Foto: alfaimmobiliare.it, Google Easrth

 

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