“Dramma per i radical-chic di tutta Italia, nella loro mitica Capalbio potrebbe addirittura vincere un sindaco della Lega. Chissà perché…”. Il vice premier Matteo Salvini l’ha scritto su Facebook, pubblicando anche il link ad un servizio della trasmissione “Stasera Italia” dedicata alla nota località turistica toscana in provincia di Grosseto. La battuta non è piaciuta al sindaco, Luigi Bellumori, espressione di alcune liste civiche di centrosinistra

“Salvini vuole conquistare la Capalbio dei radical-chic? Se dice così non ci conosce”, dice all’agenzia Adnkronos. “Il nostro comune è fatto di gente umile e perbene, laboriosa, spesso con le mani callose perché lavora quella terra che produce vini e prodotti rinominati. Il resto è folclore”.

“Personalmente mi auguro che alle prossime elezioni comunali vinca il candidato Marco Donati, che eredita un po’ gli oneri e gli onori della nostra buona amministrazione – dichiara Bellumori -. Comprendo che Salvini come capo partito voglia vincere. Però a me interessa che lui come ministro e vicepremier dica non tanto cose folcloristiche su di noi quanto cosa intende fare di concreto per questa nostra terra: ad esempio per adeguare la strada statale Aurelia, che vanta, purtroppo, uno dei più alti livelli di incidenti e dove sfortunatamente è morto anche l’ex ministro Altero Matteoli”.

Bellumori accusa Salvini di avere “un’ossessione verso Capalbio, che rappresenta con un’immagine che non corrisponde al vero. Capalbio – prosegue – negli ultimi vent’anni è diventato un luogo di attrazione di investimenti e di presenze turistiche trasversali grazie a un mix di idee e proposte interessanti e innovative. Qui tutti sono bene accetti e qui tutti si trovano bene perché c’è un paesaggio tutelato e coltivato, si mangia e si beve bene, c’è un eccellente sistema di accoglienza ricettiva, un mare invidiato e un borgo ben curato, oltre al famoso Giardino dei Tarocchi Niki de Saint-Phalle. Esiste un vero e proprio brand capalbiese, ma non è quello dei presunti radical-chic ma è rappresentato dai suoi eccellenti vini, dalle sue ottime specialità gastronomiche, dalla sua bella spiaggia, dalle sue campagne conosciute ovunque. Questi sono i nostri simboli di cui siamo orgogliosi”.

Dopo aver ricordato che a Capalbio ha sempre “accolto tutti con un sorriso e con un abbraccio”, Bellumori rivolge un invito a Salvini: “Se vorrà venire lo aspetterò volentieri e se vorrà lo porterò anche ad assaggiare la nostra specialità: il cinghiale alla cacciatora”. E prosegue: “Prima o dopo il pranzo, gli chiederò però cosa intende fare come governo nazionale per rendere sicura la strada Aurelia che attraversa per 12 km il nostro territorio”.

Il sindaco di Capalbio Luigi Bellumori (Facebook)

Da dove è nato il binomio Capalbio-radical chic

Per anni lo stabilimento balneare “L’Ultima spiaggia” è stato uno dei luoghi di vacanza preferita di molti esponenti della sinistra italiana. Distante meno di due ore da Roma, bella spiaggia e mare cristallino, Capalbio è divenuta meta delle vacanze di molti vip della politica e non solo: l’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, Franco Bassanini e Linda Lanzillotta, Giuliano Amato, Achille Occhetto, Claudio Martelli, Piero Fassino, intellettuali e giornalisti come Alberto Asor Rosa, Nicola Caracciolo, Furio Colombo e Gad Lerner. C’era chi vi passava tutta l’estate, chi qualche fine settimana e chi, invece, vi andava per partecipare a qualche dibattito o al Premio internazionale Capalbio. L’accusa di snobismo circola da anni. C’è anche chi ha coniato l’espressione “Brigata Rolex di Capalbio”, per indicare i benestanti frequentatori con il cuore a sinistra, la puzza sotto il naso e l’odio un tempo verso il centrodestra, oggi verso il governo giallo-verde.

In un libro del 2009 (L’era del cinghiale rosso) Giovanna Nuvoletti (moglie di Claudio Petruccioli) descrisse gli anni e le feste  tra la fine degli anni Settanta e gli inizi del ’90. Il titolo trae origine da un concerto di Battiato organizzato da Chicco Testa nella vicina centrale Enel di Montalto di Castro, coinvolgendo tutti gli intellettuali rossi in vacanza da quelle parti.

 

Foto: L’ultima spiaggia di Capalbio (Facebook)

 

 

 

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