Da quasi venti anni a Pisa va di scena una manifestazione contro il proibizionismo delle droghe leggere, con migliaia di persone che, partecipando ad una rumorosa (e fumosa) street parade che va di scena nel mese di maggio, inneggiano alla legalizzazione. Quest’anno “Canapisa” è in programma il 18 maggio, ma è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra gli organizzatori e le autorità cittadine, che vorrebbero proibire la kermesse. Il sindaco Michele Conti (Lega) alza il muro e si dichiara pronto a organizzare una contromanifestazione: “Canapisa non si farà e se sarà autorizzata sono pronto, da sindaco, a indossare la fascia tricolore e mettermi alla testa di una manifestazione di cittadini pisani, persone perbene che non vogliono Canapisa, che si svolgerà proprio il 18 maggio, per dare un segnale chiaro a chi ancora non lo ha capito: Pisa Canapisa non la vuol più vedere”.

Edoardo Ziello, deputato pisano della Lega, mostra la linea dura: “Abbiamo avviato una lunga interlocuzione con le autorità del ministero dell’Interno e nella mattinata del 3 maggio, verrà presa la decisione finale su Canapisa”. Poi chiama a raccolta i cittadini, invitandoli davanti alla prefettura di Pisa il 3 maggio, per ribadire il proprio no alla manifestazione. la polemica è riesplosa dopo che Pisa nel cuore (movimento vicino all’assessore Latrofa) ha lanciato un sondaggio, tramite Facebook, per chiedere ai pisani cosa pensassero su Canapisa. Al voto hanno partecipato in massa i fautori di Canapisa, facendo innervosire la Lega: “Da alcuni giorni sto leggendo su Facebook delle dichiarazioni davvero farneticanti su Canapisa. Qualcuno – addirittura – ha cercato incautamente di cavalcare l’onda, lanciando un sondaggio inutile che gli è sfuggito di mano, ritorcendosi contro allo stesso promotore”.

Raffaele Latrofa ha risposto provando a gettare acqua sul fuoco: “Stamani ho chiuso il sondaggio su Canapisa a 5500 voti totali. Un sondaggio, per i pisani, per capire come sono stati vissuti tutti questi anni (18) di Canapisa. Non certo per influenzare la nostra linea contraria da sempre. I cittadini pisani hanno votato in maniera nettamente contraria (i profili di ciascun votante erano pubblici). La stragrande maggioranza dei voti favorevoli è stata, invece, ottenuta chiedendo aiuto a pagine nazionali, il che vuol dire sminuire il voto di Pisa e dei pisani.L’ho chiuso perché cosí non ha senso: qualunque sia il risultato, esso non può in alcun modo rispecchiare l’opinione dei pisani. E’ l’opinione di Pisa. E’ l’opinione dei pisani, quella che mi interessa”.

Molto duri contro Canapisa anche gli esponenti di Fratelli d’Italia: “Era il lontano 20 aprile 2010 quando presentammo tramite i nostri attuali dirigenti pisani, allora in Consiglio Comunale nei banchi del PdL, una mozione urgente dai toni durissimi contro l’organizzazione di CanaPisa. Questa mozione era solo il punto d’arrivo di anni di prese di posizione, dibattiti, volantinaggi, azioni di sensibilizzazione con cui il gruppo politico che oggi guida Fratelli d’Italia a Pisa esprimeva la propria contrarietà alla “cultura” della droga libera. Non solo: denunciavamo già allora anche le conseguenze drammatiche della modalità con la quale gli organizzatori di CanaPisa scelgono di manifestare, ovvero l’ormai tragicamente famosa “street parade”. Ogni anno, all’indomani dell’evento, più che di Canapisa sarebbe bene parlare di “ScannaPisa”, dato che sono lasciati come “ricordino” alla città danni all’arredo urbano, numerosissime scritte sui muri, rifiuti e deiezioni, oltre a scene degradanti e file al Pronto Soccorso…”.

Ma c’è anche chi non accetta la linea del centrodestra e difende il diritto di manifestare il pensiero. Il consigliere comunale Ciccio Auletta (Diritti in Comune) scrive su Facebook: “Conti si rilegga la Costituzione, con quanto sancito dagli articoli 17 e 21 sul diritto delle cittadine e dei cittadini a manifestare liberamente il proprio pensiero. In una nota di Diritti in Comune si legge: “Su Canapisa assistiamo in questi ultimi giorni ad una farsa tragicomica della destra. L’assessore Latrofa per accreditarsi come primo paladino anticanapisa lancia un sondaggio che diventa un boomerang di proporzioni inaudite. Ziello lo attacca frontalmente per l’autogol e lancia una manifestazione antiantiproibizionista per il 3 maggio…  La nostra Costituzione è chiara sul diritto di manifestare e nessuno lo può violare. Il resto è becera propaganda. E anche qualche risata”.

 

 

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