Dalla Toscana parte un grido d’allarme: c’è un patrimonio da difendere, è quello di informazione che Radio Radicale ha garantito nei suoi anni di esistenza, divulgando in maniera completa le vicende politiche e sociali di un’intera nazione. Il Consiglio regionale ha approvato una mozione volta ad assicurare la sopravvivenza e il futuro della storica radio.

Illustrata dal primo firmatario, Enrico Sostegni, la mozione impegna la Giunta regionale ad attivarsi, anche mediante azioni di sensibilizzazione, affinché “non venga interrotta l’azione del finanziamento pubblico per l’editoria e a prevedere la salvaguardia e la proroga della convenzione in essere, oltre il 21 maggio prossimo, fra Radio Radicale e il Ministero dello sviluppo economico con il fine di garantire un libero diritto di informazione”.

Per Sostegni, che ha ricordato la recente scomparsa della voce storica Massimo Bordin, “alfiere di un’informazione distaccata e lucida”, l’essenziale, ora, è che “vi siano le condizioni per il servizio di Radio Radicale possa continuare negli anni a venire”.

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