Lorenzo Orsetti, il volontario fiorentino morto in combattimento in Siria lo scorso 18 marzo per mano dell’Isis, in un testamento aveva lasciato che a decidere sulla sua sepoltura fossero i familiari. Secondo alcune persone vicine alla famiglia pare che la decisione sia quella di seppellirlo al cimitero di Rifredi, nella sua Firenze.

La salma intanto è arrivata a Erbil, in Iraq, dove si trova il consolato italiano. La notizia è circolata quando l’Internationalist Commune of Rojava, raggruppamento dell’alleanza curda che aveva in carico la salma di Lorenzo, ha pubblicato su Facebook un video in cui si vede una bara con la foto del combattente italiano portata in braccio da milizie curde e salutata con applausi. La conferma è stata data oggi da Alessandro Orsetti, padre del giovane volontario, che è stato contattato in proposito dal console italiano a Erbil. “La salma di Lorenzo – ha spiegato Alessandro Orsetti – ha lasciato il Rojava, è arrivata a Erbil ma è ferma lì. Ci sono stati però dei movimenti da parte del Governo, le autorità italiane si sono mosse. La situazione sembrava statica, ma poi si è mossa”.

Sui tempi del rientro della salma in Italia Orsetti ha detto di “non avere idea di quanto ci voglia” perché “c’è tutta la parte di procedura burocratica, come il riconoscimento medico-legale, che è gestita dalle autorità irachene e non direttamente dal consolato italiano”, che però ha assicurato il massimo impegno “per far sì che i tempi siano i più rapidi possibili”.

Dal battaglione curdo Egid Colyan ha inviato le condoglianze alla famiglia ricordando che Lorenzo prima di unirsi nella lotta contro l’Isis “aveva letto la filosofia del leader del popolo kurdo Abdullah Ocalan”.

 

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