Dario Nardella festeggia la conferma a sindaco di Firenze. Il candidato del Pd conquista la permanenza a Palazzo Vecchio con il 57,2% dei voti, davanti a Ubaldo Bocci (centrodestra) fermo al 24,8%. Molto indietro il Movimento 5 Stelle, che con Roberto De Blasi prende il 6,6% e non arriva neanche al terzo posto, scavalcato da Antonella Bundu (Sinistra italiana, Potere al popolo, Firenze città aperta) al 7,7%. Gli altri candidati si dividono le briciole: Andres Lasso (Verdi) all’1,8%, Fabrizio Valleri (Libera Firenze) allo 0,8%, Gabriele Giacomelli (Partito comunista) allo 0,7%, Saverio Di Giulio (Casapound) 0,5%, Watte Mustafa (Punto e a capo) 0,4%.
Nardella esulta e parla di “risultato oltre ogni più rosea aspettativa. Mai nella storia di Firenze, da quando esiste l’elezione diretta, un sindaco è stato eletto due volte al primo turno. Ha vinto Firenze anche questa volta, hanno vinto i fiorentini, hanno vinto tutti quei cittadini che hanno creduto in questo cambiamento, che deve ancora sprigionarsi in tutta la sua profondità ed efficacia. La Lega – sottolinea Nardella – ha fatto di tutto per conquistare la città: Salvini è venuto tre volte, indicando Firenze come città simbolo da espugnare. Mi pare che il risultato sia chiarissimo in tutto il suo significato, dal lato civico e politico”. “Qui a Firenze sia alle europee che alle amministrative – ha spiegato – abbiamo il Pd più forte d’Italia, e abbiamo il differenziale più ampio fra Pd e Lega che si possa registrare in una grande città italiana”.
“A Firenze – ha detto ancora il sindaco – il Pd ha vinto perché ha saputo coniugare il buon governo, l’unità interna. Abbiamo vinto perché non ci siamo fatti influenzare né da padrini politici, né da correnti. E’ stata premiata la mia autonomia, la mia umiltà e la mia dedizione”.
Ubaldo Bocci sia pure amareggiato sottolinea che “è stata una bella partita. Finita una battaglia se ne comincia un’altra e io sono pronto a fare il capo dell’opposizione”. Per commentare il risultato osserva: “Probabilmente la città ha creato degli ottimi `paraventi´ e dunque quando cambia il vento in tutta Italia, Firenze ha delle strutture dove finora questo vento rimbalza. Prima o poi arriveremo anche a Firenze”. Sul futuro, assicura Bocci, “dopo la notte c’è sempre il giorno. L’importante è che quando uno cade abbia la voglia e l’entusiasmo di rimettersi in piedi e io sento questo entusiasmo”.
Foto: Facebook Dario Nardella