A un marziano che chiedesse “cos’è il calcio?”, oltre a spiegargli le regole del gioco dovremmo mostrare il filmato con la splendida coreografia e il grande tifo della Curva Nord, nella finale di andata dei playoff di Serie C tra Pisa e Triestina. Perché non è solo un gioco il calcio: è passione, cultura, amore e gioia di vivere.

Dieci e lode ai tifosi della Curva Nord: all’ingresso in campo dei giocatori appaiono delle grandi strisce verticali nere e azzurre, poi la scritta bianca Pisa che in seguito si colora di rosso. A seguire strisce verticali rosse, nere e azzurre e un grande sventolio di bandiere che vanno a coprire tutto il settore. Quando il tifo si trasforma in bellezza.

Ma veniamo alla sfida: il primo round, davanti a oltre novemila spettatori (poco meno di 500 giunti da Trieste), si è concluso 2-2. La Triestina, squadra robusta e ben messa in campo, con un Davis Mensah straripante, è passata due volte in vantaggio, e per due volte è stata raggiunta da un Pisa mai domo, che ha dimostrato di saper far male ad un avversario sicuramente forte. Alla fine, con due clamorose occasioni, i nerazzurri hanno anche sfiorato il colpaccio. Ora tutto si deciderà a Trieste, nella gara di ritorno in programma allo stadio Nereo Rocco domenica 9 giugno. Chi vince salirà in B. In caso di pareggio (qualsiasi risultato) si andrà ai supplementari e poi ai rigori.

La partita. Gli alabardati partono benissimo, con il piede schiacciato sull’acceleratore. Costantino li porta in vantaggio al 14′ pt, dopo un tiro forte non trattenuto da Gori che insacca a porta vuota. Il Pisa si risveglia e inizia a macinare calcio. Moscardelli prima sfiora il centro al 18′, con una grande parata di Offredi, poi tira fuori dal cilindro un super tiro di sinistro, dal limite dell’area, che si va a insaccare nell’angolino basso (38′ pt). Passa un minuto e Pesenti sfiora il raddoppio. La doccia fredda per i padroni di casa arriva a tre minuti dal 45′, con Formiconi che riporta avanti la Triestina dopo che una deviazione di De Vitis ha messo fuori gioco Gori.

Il Pisa torna in campo dopo l’intervallo con il sangue negli occhi. Vuole riacciuffare almeno il pari e ci va vicinissimo almeno tre volte in modo nitido, con Minesso, Marconi e Verna. Una perfetta incornata di testa di Marconi (subentrato a Moscardelli nella ripresa) risolve i problemi riportando il punteggio in parità (41′ st). Risultato giusto? Diciamo di sì, anche se per le nitide occasioni da gol avute il Pisa avrebbe meritato anche il punteggio pieno.

Il responso ora è affidato alla partita di domenica prossima. Triestina e Pisa si giocano un posto in B. Vincerà chi avrà più fame, fortuna, grinta, voglia… le variabili in gioco sono tante. Ma una sola cosa conta: vincere!

 

Foto: Gabriele Masotti

 

Scrivi un commento