Il baronetto del Pop si è esibito domenica sera al Lucca Summer Festival davanti a un pubblico caloroso che gli ha riservato ripetute standing ovation. A Lucca Elton John aveva già suonato cinque volte, ma per il suo concerto d’addio, dopo essersi esibito all’Arena di Verona lo scorso maggio, aveva fortemente voluto una location spettacolare, che mai prima aveva utilizzato: il palco posto sugli spalti delle Mura. A tal fine al suo promoter italiano, Mimmo D’Alessandro, un anno fa aveva detto: “O lì, dove hanno suonato nel 2017 i Rolling Stones, oppure non se ne fa nulla”. Lo avevano accontentato e in poco tempo erano stati venduti tutti i biglietti a disposizione.
Quasi tre ore di concerto, con Elton John che ha riproposto i suoi più grandi successi, da “Rocket Man (I Think It’s Going To Be A Long, Long Time)”, “Sorry Seems To Be The Hardest Word”, “Someone Saved My Life Tonight”, “Funeral For A Friend / Love Lies Bleeding”, Burn Down The Mission”. Emozioni forti con le note di “Candle In The Wind”, che Elton John scrisse nel 1973 prendendo come spunto Marilyn Monroe e poi riadattò, nel 1997, a Lady Diana Spencer, tragicamente morta in un incidente stradale a Parigi, in fuga dai paparazzi. Saluto finale con la canzone che ha dato il nome al tour: “Goodbye Yellow Brick Road”.
Sir Elton era arrivato in Toscana nel primo pomeriggio di domenica con un jet privato, atterrando a Pisa e da lì, in auto, ha raggiunto Lucca, accompagnato dal marito David Furnish e i due figli. Al termine del concerto è ripartito subito, raggiungendo Milano.
Foto: Lucca Summer Festival (Facebook)