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Controllo di vicinato contro la micro criminalità

- Cronaca
12 Luglio 2019

Uno dei temi su cui il centrodestra ha vinto le elezioni a Pisa è la sicurezza. A distanza di un anno resta ancora un nervo scoperto, segno evidente che le buone intenzioni da sole non bastano. Serve molto di più e i Comuni, da soli, hanno mezzi e poteri limitati. La Giunta di Pisa ha appena approvato una bozza di protocollo d’intesa per il progetto “Controllo di vicinato”, che dovrà essere firmata dal sindaco e dal prefetto. Di cosa si tratta? Sostanzialmente è uno strumento di prevenzione che coinvolge i cittadini di un determinato quartiere. Ma non si pensi alle ronde o alla giustizia fai-da-te. Alla base di tutto c’è la collaborazione tra i cittadini e le forze dell’ordine, con l’attività di controllo svolta dai primi e le segnalazioni in caso di fatti avvenuti nel proprio quartiere. Le segnalazioni vengono trasmesse dal coordinatore del gruppo (che fa da filtro) alle forze dell’ordine. L’obiettivo è stimolare la partecipazione attiva dei cittadini, rafforzare il senso civico e rendere più capillare gli “occhi” sul territorio. L’area sottoposta a Controllo di Vicinato viene segnalata con dei cartelli ad hoc: un segnale, questo, rivolto soprattutto ai malintenzionati, ma anche ai cittadini, per ricordare che ognuno è chiamato a fare la propria parte.

Sono vietate le iniziative personali, sia da parte dei singoli che dei gruppi: l’obiettivo, infatti, non è quello di sostituirsi alle forze dell’ordine ma solo di segnalare eventuali csi di rilievo per la sicurezza e il degrado. Il protocollo dura tre anni e prevede una verifica ogni sei mesi, con riunioni ogni tre mesi tra i coordinatori, le forze dell’ordine e la polizia locale.

Il controllo di vicinato (Neighborhood watch) è un sistema di origine anglosassone diffuso in molti Paesi. Nasce negli Stati Uniti negli anni Sessanta dopo il rapimento e l’uccisione di una donna nel Queens. In Italia se ne parla già da qualche anno e sono già molti i Comuni che stanno attivando dei progetti in tal senso. Ovviamente non può risolvere, da solo, tutti i problemi legati alla sicurezza di un territorio. Sarebbe stupido pensarlo. Ma di sicuro può essere un utilissimo strumento di prevenzione, aumentando, tra l’altro, il grado di civiltà di un Paese.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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