Non è la prima volta e purtroppo non sarà neanche l’ultima. Di certo vedere migliaia di muggini morti galleggiare sull’acqua di un fiume desta certo un certo scalpore. E’ quanto è avvenuto a partire da domenica sera, intorno alle 20, e stamani, con diverse segnalazioni avvenute tra Calcinaia e Pontedera, in provincia di Pisa. L’anomala moria di muggini può essere dovuta a diverse ragioni meno che al maltempo degli ultimi giorni, con i forti temporali che hanno innalzato il livello dell’acqua del fiume. Il sospetto è che l’alluvione degli ultimi giorni abbia fatto finire in acqua delle sostanze inquinanti uccidendo i pesci. Che qualcuno abbia approfittato delle forti piogge per liberarsi, anziché smaltirle come si deve, di alcune sostanze pericolose? Potrebbe essere, ma non si sa con certezza.
Qualcuno ipotizza che i muggini possano essere morti affogati dal fango, a causa della forte piena nell’Aretino. La causa, quindi, potrebbe non essere uno sversamento illecito di sostanze pericolose. Anche perché la moria stranamente riguarderebbe solo i muggini e non gli altri pesci. Per quale motivo? Dall’Arpat dicono che è molto probabile che i pesci siano morti a causa della forte piena dopo il nubifragio che ha trasportato a valle detriti e fango.
Impressionante vedere tutti quei pesci morti galleggiare sul fiume. All’altezza di Calcinaia i muggini sono finiti anche nello Scolmatore, a causa del livello alto raggiunto dall’acqua.
La precisazione dell’Arpat
In una nota l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana precisa che “l’ipotesi che in Arno, nella zona di Pontedera, possa esserci un’area di riproduzione dei muggini è da escludere perché questi pesci, come quasi tutte le specie ittiche marine che vivono anche in acque di transizione, possono riprodursi solamente in mare. Tra i muggini la specie che si spinge più a monte è Liza ramada, ma non risulta che si spinga molto oltre il tratto pisano dell’ Arno. Si presume quindi che gli esemplari morti siano stati avvistati non lontano da dove si è verificato l’evento; è possibile però che almeno in parte provenissero da affluenti dell’Arno in quell’area. Inoltre questa specie di muggini si adatta bene ad acque a salinità molto bassa, per questo può risalire anche per diversi chilometri i corsi d’acqua, anche dove il cuneo salino del mare non può arrivare”.