Stanchi della loro sofferenza, resa ancor più dura dalla prematura perdita della figlia di 45 anni, due anziani di Vernio, nella provincia di Prato, avevano deciso di farla finita. Volevano sottrarsi alle amarezze della vita con un gesto estremo. Come riporta La Nazione hanno scritto le proprie intenzioni ad alcuni parenti, mandando loro una lettera anche per scusarsi del gesto che stavano per compiere. “Non vogliamo essere di peso per nessuno”, si legge, tra le altre cose, nella missiva scritta a mano, con una calligrafia incerta, forse per l’ansia o magari solo per l’età avanzata e il dolore.
I due anziani hanno spedito la lettera, per posta, e in seguito si sono preparati all’addio, assumendo una massiccia dose di farmaci dopo essersi sdraiati sul letto. Ma il fato, questa volta travestitosi da “postino”, ha fatto sì che i due ottantenni venissero salvati in extremis. Prima che il mix di medicinali producesse l’effetto è scattato l’allarme: la lettera, infatti, in neanche due giorni è stata recapitata e letta dai parenti, che subito hanno preso il telefono per chiamare i due anziani. Nessuna risposta. Così hanno chiamato i soccorsi.
I primi ad arrivare sul posto sono stati gli uomini dell’Arma. Suonato il campanello, nessuno ha aperto. A quel punto un carabiniere si è arrampicato ad una grondaia e, dopo aver rotto una finestra, è entrato nell’appartamento, trovando i due coniugi sdraiati sul letto in stato di semi incoscienza. Dopo poco sono arrivati i sanitari e i due anziani sono stati portati in ospedale e salvati. Una storia a lieto fine che deve indurci a riflettere sul dramma della solitudine degli anziani.
Salvati?
Oppure non gli è stato permesso di trovare la pace che cercavano.
E’ giusto porsi questo dubbio.
Almeno per me, man mano che avanzo con l’età, trovo che sia lecito che qualcosa nella legislazione cambi e ci conceda un’autodeterminazione da paese civile e avanzato.
io mi arrebbierei molto. sto lottano contro la voglia di farla finita per rispetto dei miei cari, ma se non dovessi riuscire a resistere, voglio che mi lascino andare