Per i più esigenti c’era la categoria “superior“: copie quasi perfette degli originali, con un prezzo intorno ai 300 euro. L’altro segmento, denominato “low cost“, era desinato ai mercati rionali e alle piazze turistiche, con orologi venduti fino a 30 o 50 euro l’uno. Le indagini dell’operazione “Right time”, coordinate dalla Direzione distrettuale Antimafia di Firenze, sono nate da una serie di sequestri di orologi di marche prestigiose, tra cui Rolex, Panerai, Bulova, Chanel, Locman, Omega, Tag Heur, Patek Philip, Audemars Piguet, Cartier e Vacheron Costantine, effettuati a Viareggio, Tarvisio e Pisa.
L’organizzazione criminale, con base in Campania, aveva delle basi operative in Toscana, da cui riforniva i prodotti falsi nelle zone di San Marino, Tarvisio, Rimini, Olbia, Napoli, Viareggio e diverse zone della Lombardia. Sei le ordinanze di custodia cautelare eseguite dagli uomini della Guardia di Finanza: tre in carcere e tre ai domiciliari. Complessivamente sono state denunciate 32 persone e sequestrati 12mila pezzi, fra orologi ed etichette contraffatte, oltre a due auto usate per trasportare la merce.
Gli orologi provenivano dall’Austria ed erano importati in Italia utilizzando auto appositamente modificate. L’organizzazione si avvaleva di meccanici specializzati alla modifica delle autovetture dove occultare la merce contraffatta, mediante la predisposizione di vani aggiuntivi difficili da individuare. Una volta arrivati in Italia gli orologi venivano poi rivenduti a grossisti toscani e sanmarinesi, oppure pubblicizzati su internet a prezzi vantaggiosi.
Per aumentare i profitti i malviventi si servivano anche di società di comodo che, beneficiando delle agevolazioni fiscali previste per l’area Schengen, acquistavano in Europa a prezzi ribassati e rivendevano in Italia senza versare la relativa Iva all’Erario. Segnalati sette rappresentanti legali delle società di comodo usate per commettere i reati fiscali.