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Prostitute in vetrina per rilanciare il turismo. Proposta choc in consiglio regionale

- Politica
20 Settembre 2019

Per rilanciare il turismo si dovrebbero mettere le prostitute in vetrina. L’idea l’ha lanciata un consigliere regionale, Roberto Salvini (Lega). Non durante un comizio o un incontro estemporaneo con i cittadini, ma nel bel mezzo di una riunione della Commissione consiliare Sviluppo della Regione Toscana.

Vediamo subito cosa ha detto di preciso il consigliere. “Turismo, terme, gioco… cos’è che va a cercare uno quando va in villeggiatura? Un ‘briacone’ va a cercare la cantina. Ma non ci sono solo gli ubriaconi, c’è anche altra gente che va a cercare altre cose. Uno che vuole andare a giocare o a vedere uno spettacolo? Se mezza Europa investe in quell’indirizzo lì, non ce lo vogliamo togliere il prosciutto dagli occhi? Io sono stato venti anni alle fiere in Germania. In Olanda è uguale, in Austria e Francia è uguale. Troviamo le donne in vetrina. E’ un turismo anche quello, perché c’è la gente così, sennò non ci starebbero…”. Qualcuno ribatte e lui risponde: “Te non ci andrai ma c’è chi ci va, perché sennò non sarebbero aperti. Non dimentichiamoci cos’era Montecatini, cos’è Firenze lungo i viali, cos’è Viareggio…”.

In un’intervista al Tirreno Salvini ha provato a spiegarsi meglio: “Ho detto che in Europa, per portare avanti le loro iniziative, utilizzano anche le donne in vetrina. Le terme usano giochi e divertimenti. Non si può pensare più di rilanciare le terme con il libretto della mutua. Serve un turismo di élite”. E ancora: “È inutile fare i moralisti e poi vai in quei posti e ci trovi tanti italiani. È come con la caccia; poi i cacciatori italiani spendono un sacco di soldi per andare in Portogallo”. Quando il giornalista lo incalza ammette di essere maschilista. E aggiunge: “Certo, non sono gay”.

Durissima la replica della consigliera regionale Monia Monni (Pd): “Sono indignata e disgustata. La Lega ha dimostrato di essere un partito contro le donne. Voglio stendere un velo pietoso sulla ridicolizzazione dell’offerta turistica di tipo enogastronomica, che tanta bellezza e tanta ricchezza porta a questo territorio, e sulla definizione di ‘beoni’ dei fruitori di questo tipo di turismo, che è davvero irricevibile. Ma gravissima è la visione che hanno dell’universo femminile, perché questa proposta è davvero offensiva e grave. Volete metterci in vetrina? Vi garantisco che in Toscana non ci riuscirete mai”.

La senatrice toscana Laura Bottici, capogruppo M5S in Commissione Finanze di Palazzo Madama, osserva che “la proposta del consigliere della Lega Roberto Salvini per rilanciare il territorio toscano è agghiacciante. È l’ennesimo sintomo di una cultura profondamente sessista che si propaga attraverso un linguaggio discriminatorio e offensivo, purtroppo sempre più tipico di alcuni partiti. Una cultura che ci vuole imprigionate in ruoli predeterminati: compiacere l’uomo, curare il nostro aspetto, sorridere e obbedire. La proposta di Roberto Salvini, che intenderebbe mettere le donne in vetrina per rilanciare il turismo termale in Regione, non solo è avvilente nei riguardi di tutte le donne, ma anche nei confronti del nostro meraviglioso territorio. La promozione turistica della Toscana deve passare, infatti, attraverso proposte che valorizzino il nostro patrimonio artistico e culturale, non certo attraverso l’esposizione del corpo delle donne in vetrina. È tempo di fare una riflessione comune e contrastare la cultura sessista con ogni mezzo”.

La Lega prende le distanze

“La Lega Toscana – si legge in una nota del gruppo in Consiglio regionale – prende le distanze dai contenuti e dai toni del consigliere regionale Roberto Salvini, che ha parlato esclusivamente a titolo personale e ha danneggiato anni di battaglie leghiste per la valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche italiane e toscane in particolare. Roberto Salvini sbaglia anche rispetto alle donne: la Lega è in prima linea per difenderne dignità e diritti, sotto tutti i punti di vista, familiare, sociale e lavorativo. Il consigliere regionale è fuori linea anche sulla legalizzazione della prostituzione: la Lega è a favore della riapertura delle case chiuse, ma guarda al modello svizzero ed austriaco, quindi senza vetrine, col chiaro scopo di garantire più sicurezza nelle nostre città, eliminare il degrado nelle aree teatro di prostituzione da strada, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo stato italiano. La Lega, inoltre, ribadisce con fermezza che non è minimamente favorevole a trasformare il turismo termale in turismo sessuale”.

Poco dopo la Lega ha deciso di sospendere Roberto Salvini dal gruppo consiliare in Regione. “Ho dato indicazione alla capogruppo leghista in Regione Elisa Montemagni di procedere alla sospensione del consigliere Salvini dal gruppo stesso”, ha detto il commissario regionale Daniele Belotti. “I toni e i contenuti delle dichiarazioni del consigliere Roberto Salvini sono di una gravità tale che non possono essere sottovalutati e presi alla leggera. La Lega, da sempre, ha una linea politica, con i fatti ancor più che con le parole, di assoluta difesa del ruolo delle donne”.

Enrico Rossi: “Pensiero aberrante”

“Leggo che un consigliere della Lega propone una Toscana a luci rosse per favorire il turismo, mettendo le donne in vetrina – commenta il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi -. Se vuoi ritrovare altri modi per definire ciò che è destra e ciò che è sinistra nel nostro paese, basta verificare il consenso e il dissenso che l’interlocutore esprime verso la legge Merlin, che chiude le case di tolleranza e introduce i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La Legge Merlin, inoltre, vieta il sesso in compravendita e definisce corrotti i clienti dei bordelli. Questa legge fu fortemente voluta dalla deputata socialista nel 1958, su suggerimento di Umberto Terracini, e votata dalla Dc, dal Pci, dal Psi e dal Pri. Io sono molto contrario a questo pensiero aberrante espresso dal consigliere leghista. Tuttavia, per il principio di parità uomo-donna, in vetrina nudo propongo che intanto cominci lui”.

Foto: Flickr (Creative Commons)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

4 Commenti
    Rob

    Mi trasferisco in Olanda. Là solo potrò trovare persone non mentalmente “zavorrate”.

    valerie

    La solita proposta agghiacciante per la sinistra: almeno fino al giorno in cui le varie sette religiose femministe post-porn pro-sex 2.0 con le varie conventicole arcobaleno non gliela fanno digerire con diletto e soddisfazione, invocando il diritto della donna a prostituire liberamente il proprio corpo e proiettando il lato zozzo della faccenda sulle macchine desideranti del patriarcato cattivone.

    Carlo

    Resto in Toscana: tra la licenziosità del Magnifico Lorenzo e il piagnone Savonarola, scelgo il Magnifico

    carlottacharlie

    Mi immagino gli assatanati africani a veder donne in vetrina.
    Il leghista non sa ancora che da noi, pruriginosa gente che fa ma di nascosto, non potrà mai attecchire quel che va bene in altri luoghi a non tanti Km da noi?

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