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Riccardo Bossi e il conto non pagato

- Cronaca
25 Settembre 2019

Riccardo Bossi, figlio maggiore del fondatore della Lega, è stato denunciato da un ristoratore di Firenze perché, dopo aver mangiato nel suo locale, non avrebbe pagato il conto. Lo scrivono il Corriere fiorentino e La Nazione. È la sera del derby Milan-Inter, sabato 21 settembre. Bossi, in compagnia di una ragazza, si trova a Firenze e prenota in una paninoteca, l’Antico Beccaria, vicino a piazza Beccaria. Ordina da mangiare, affettati, formaggi e hamburger, e da bere qualche birra. Dopo la cena, al momento di pagare, riferisce di avere un problema con la carta di credito, che non funziona, chiede quindi di poter andare a prelevare i soldi a un bancomat. Dopo essere uscito dal locale non vi ritorna, secondo quanto riferito dal titolare, che gli manda un messaggio sms per sollecitarlo e, in un secondo momento, chiama la polizia.

Bossi ha rimediato una denuncia per insolvenza fraudolenta sporta dal ristoratore, Gaetano Lodà, che aveva salvato sull’agenda il numero del telefonino con il quale gli era arrivata, nel pomeriggio di sabato, la prenotazione del tavolo. Dopo aver avvertito la polizia, che ha rintracciato il figlio maggiore del “Senatur” in un residence non distante. Riccardo Bossi è stato identificato e informato del rischio di una denuncia. Una denuncia che il giorno dopo il ristoratore ha presentato. “La Nazione” scrive che Riccardo Bossi avrebbe avuto dei problemi anche con la struttura alberghiera, ma non risultano denunce.

“Non è certo per la somma, ma è una questione di principio – ha detto il ristoratore -. E magari con la mia denuncia, metto in guardia qualche altro commerciante fiorentino dal guardarsi da questo signore”.

Come riporta l’agenzia Adnkronos Lodà ha raccontato un altro dettaglio (ancora da verificare) sul figlio del politico: “Mi ha chiamato un ristoratore di Fiesole, dicendomi che Riccardo Bossi è stato da lui venerdì sera e ha lasciato un conto da 120 euro da pagare. Mi ha ringraziato per aver potuto riconoscere Bossi dalla foto pubblicata in giro e anche lui sporgerà denuncia”.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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