L’attore statunitense Richard Gere riceverà le chiavi della città di Firenze, come segno di riconoscenza per il suo impegno nella difesa dei diritti umani, “come ha dimostrato lo scorso agosto – si legge nella motivazione – quando si è recato a Lampedusa”. La consegna avverrà il 14 ottobre, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. A consegnargli le chiavi il sindaco Dario Nardella. Si tratta di una riproduzione fedele delle chiavi delle antiche porte della città di Firenze. La cerimonia si aprirà con i saluti istituzionali del sindaco Nardella e del presidente del Consiglio comunale Luca Milani. Seguirà l’intervento del direttore del Migration Policy Center dell’Eui, professor Andrew Geddes, e un dialogo tra il sindaco e l’attore, moderato dalla giornalista Eva Giovannini.
“Hanno tutti toccato il mio cuore – raccontò l’attore lo scorso agosto dopo essere salito sulla Open Arms – . Ho parlato con un gruppo di donne sulla nave: una nonna, con la figlia e i nipotini e la loro storia è orribile. Hanno minacciato di fare del male al resto della famiglia se la mamma dei bambini non si fosse concessa sessualmente più volte e lei si è sacrificata. Mio figlio che è qui con me a Lampedusa è rimasto molto colpito da questa vicenda e soprattutto dagli operatori di Open Arms, che hanno un cuore enorme oltre a una grande professionalità: io stesso dopo questa esperienza farò ancora di più”.
La Lega: “È solo una provocazione”
“La consegna delle chiavi della città di Firenze a Richard Gere è solo mera pubblicità a buon mercato per Nardella – tuona il consigliere regionale della Toscana Jacopo Alberti (Lega) -. Una passerella hollywoodiana inutile, ma soprattutto, è una provocazione politica. Quali sarebbero i meriti che si riconoscono all’attore americano Richard Gere rispetto a Firenze? Quale sarebbe il legame con la città? Nardella sfrutta un simbolo di Firenze per fare propaganda politica e farsi pubblicità. Ma la città è di tutti, non solo di una parte politica”. E ancora: “Usare questi eventi per la politica, come era già accaduto in occasione del viaggio della Fiorentina in tramvia verso l’aeroporto, con tanto di foto con Nardella, è proprio marketing spicciolo, non degno di una città come Firenze. Per fortuna – conclude Alberti – a Firenze non abbiamo un porto, altrimenti a Richard Gere gli avrebbero dato le chiavi e saremmo diventati un campo profughi”.
Critiche anche da M5S, FdI e Forza Italia
“Il sindaco Nardella ne ha pensata un’altra delle sue”, affermano in una nota congiunta i capigruppi dell’opposizione in Palazzo Vecchio, Ubaldo Bocci (coordinatore), Federico Bussolin (Lega), Jacopo Cellai (Forza Italia), Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) e Roberto De Blasi (Movimento 5 Stelle) -. Consegnare le chiavi della città di Firenze a Richard Gere, noto attore e sex symbol hoolywoodiano, famoso negli ultimi tempi, più che per le sue interpretazioni, per le ‘imprese’ umanitarie, come trascorrere una mezza giornata a bordo di una nave di una ong piena di migranti clandestini a Lampedusa. Una scelta, quella del sindaco, che non ci sorprende, vista la parte politica da cui proviene, ma che non di meno ci indigna come fiorentini. Nardella stavolta, per conquistare le prime pagine dei giornali e assicurarsi le telecamere dei tg fa uno spot per l’immigrazione clandestina, rendendo Firenze capitale mondiale del buonismo radical chic. Semplicemente, una vergogna per Firenze e i fiorentini”. Sul proprio profilo Facebook Ubaldo Bocci (ex candidato sindaco per il centrodestra) ironizza: “Quando le chiavi a Carola?”
Foto: ilGiornale.it
Allora visto che Nardella ha consegnato a Gere le chiavi della città, e lui dopo questa esperienza, che l’ha duramente provato, ha dichiarato di voler fare di più, consegni a sua volta le chiavi di casa sua a una decina di africani,presi a casaccio. Qualche obiezione,mister?
lo schiavottiello di renzi sta allacciando i rapporti internazionali per conto del suo padrone!