L’Europa e le sue culture saranno le protagoniste della diciassettesima edizione del Pisa Book Festival, il salone degli editori indipendenti in programma da giovedì 7 a domenica 10 novembre al Palazzo dei Congressi di Pisa. Previste oltre 200 presentazioni di libri, tra titoli in catalogo e novità, 160 espositori (tutti indipendenti), seminari per traduttori, laboratori di illustrazione e letture. Si tratta del primo e più importante salone nazionale del libro organizzato in Toscana dedicato agli editori indipendenti, promosso e sostenuto da Regione Toscana, Fondazione Pisa e Camera di Commercio e con la collaborazione dell’Università di Pisa.
“Una scommessa vinta – dichiara Lucia Della Porta, editrice e direttrice del Festival -. Siamo riusciti a fare una fiera che ha tutte le caratteristiche della festa offrendo nello stesso tempo agli editori la possibilità di usufruire di canali di vendita diretti e di avviare relazioni commerciali. Il Palazzo dei Congressi di Pisa si trasforma per quattro giorni in una eccezionale cittadella del libro dove i grandi veri protagonisti sono gli editori e non c’è niente di più emozionante che vedere da vicino gli artefici dei libri che leggiamo”.
“Il Pisa Book Festival è un’occasione unica di incontro con l’editoria indipendente – osserva Monica Barni, vicepresidente della Giunta della Toscana e assessore regionale alla Cultura – per questo rappresenta una garanzia di offerta culturale diversificata. Coinvolge l’intera filiera del libro, dal lettore, al libraio, allo scrittore ed è perfettamente inserito nella la città che lo ospita, tutti aspetti che lo inseriscono a pieno titolo anche nel ‘Patto per la lettura’ portato avanti dalla Toscana, che sarà presente a Pisa per un importante incontro sul tema”.
Per la Fondazione Pisa è intervenuto il presidente Claudio Pugelli: “Il Pisa Book Festival è un punto di forza fra le iniziative sostenute dalla Fondazione Pisa. Ormai è un evento internazionale che richiede un grande impegno, durante tutto l’anno, da parte dell’organizzazione. Un lavoro attivo e meticoloso, premiato dai risultati, una visione sempre di prospettiva e importanti ricadute sul territorio: tutti questi elementi motivano la Fondazione a essere continuamente accanto al Pisa Book Festival”.
Come dicevamo l’Europa quest’anno sarà l’ospite d’onore del Festival, che celebra la ricchezza e la varietà del patrimonio culturale e linguistico del Vecchio continente. Dal Portogallo alla Romania – ai quali sarà dedicato un focus particolare – dall’Ucraina alla Gran Bretagna, con diverse tappe nei paesi dell’est. Proprio nei giorni del festival ricorrerà infatti anche il trentennale della caduta del Muro di Berlino, simbolo del crollo delle dittature nei paesi dell’Europa orientale. I temi centrali saranno quelli dell’identità e della memoria, della vita ai tempi del regime e dei confini fisici (e psicologici), ma anche quelli della storia e del futuro dell’Europa. I protagonisti saranno come sempre gli scrittori che presenteranno le loro opere in dibattiti e incontri al quali prenderanno parte, in alcuni casi, anche i loro traduttori.
Il focus sulla Romania vedrà la presenza di tre grandi scrittori: Radu Pavel Gheo, Claudiu Florian ed Eugen Uricaru che a partire dai loro ultimi libri ricorderanno gli anni bui della dittatura e parleranno del ruolo della letteratura romena nella scena europea. Quello sul Portogallo si svolgerà invece alternando gli autori ai loro traduttori in lingua italiana. Ci saranno Almeida Faria, la voce più autorevole della letteratura lusitana contemporanea, e Luís Cardoso, grande cantore della storia e dello spirito di Timor Est, oltre al giovane Valério Romão, mentre l’editore indipendente João Paulo Cotrim rappresenterà la ricchezza della produzione editoriale portoghese. Fra gli ospiti più attesi del festival c’è lo spagnolo Manuel Vilas, reduce dal successo del romanzo In tutto c’è stata bellezza, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola.
Il viaggio toccherà molti paesi dell’Europa orientale chiamati a confrontarsi con il trentesimo anniversario della caduta del Muro. Oltre alla Romania ci saranno l’Ucraina con il grande Andrei Kurkov, tra i più importanti romanzieri ucraini contemporanei (autore di Picnic sul ghiaccio, un bestseller ambientato ai tempi del crollo dell’Unione Sovietica), la Serbia con Dragan Velikić, il cui romanzo Bonavia racconta la diaspora degli ex-jugoslavi dopo le guerre balcaniche degli anni ‘90 e l’Albania con Artur Spanjolli.
Tornano a Pisa l’irlandese Catherine Dunne, tre anni fa acclamata madrina dell’edizione dedicata al suo paese. Dalla Gran Bretagna arriveranno Matthew Sturgis – che presenterà la sua monumentale biografia di Oscar Wilde – e Adam Zamoyski, che ci condurrà in un viaggio a ritroso nell’Europa napoleonica. Tappa poi in Scozia, per incontrare Clare Hunter, l’autrice scozzese rivelazione dell’anno col suo bestseller Threads of Life, e per conoscere Caroline e James Knox, i fondatori del Boswell Book Festival, con cui il Pisa Book ha iniziato una nuova partnership. Dalla Svezia arriverà uno dei suoi scrittori più amati in Italia, Björn Larsson, mentre dalla Francia avremo lo scrittore di origini marocchine Fouad Laroui. America e Cina faranno capolino in Europa con Annie DeWitt e Xia Jia, autrice di fantascienza.
Gli ospiti italiani
C’è tanta Toscana al Pisa Book Festival che quest’anno ha affidato a Marco Malvaldi, lo scienziato-giallista pisano, il discorso inaugurale dell’edizione numero diciassette. Grande attesa per altri due toscani di successo che hanno scelto il PBF per presentare in anteprima i loro ultimi libri: con il suo Il Colibrì, il premio Strega Sandro Veronesi promette di affascinare il pubblico, mentre Marco Vichi con una nuova avventura del suo Commissario Bordelli lo divertirà e incuriosirà. La “meravigliosa solitudine” di Lina Bolzoni guiderà i visitatori nell’arte della lettura nell’Europa moderna, mentre Emanuele Trevi li accompagnerà nella Roma di fine Novecento affrescata nel suo Sogni e favole. Si parlerà di attualità e misteri ancora irrisolti con il libro di Benedetta Tobagi Piazza Fontana. Il processo impossibile, mentre di Islam fra passato e presente si discorrerà con Arturo Marzano. Il trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino avrà risalto anche nella conversazione con Franco Cardini, Manlio Dinucci e Giulietto Chiesa. Si viaggia nei Balcani con Francesca Cosi e Alessandra Repossi, mentre si spazia nella memoria con il cantante Bobo Rondelli che si mostrerà nella sua veste inedita di autore di una intensa autobiografia legata al padre. Gradito il ritorno di Sebastiano Mondadori che dopo tre anni di silenzio si presenta con Il contrario del padre. Attesissimi dal pubblico del PBF Valerio Aiolli con il suo Nero Ananas e Franco Faggiani con Il giardino dei ciliegi. E ancora tante sorprese e tante scoperte con il romanziere Paolo di Paolo, l’imprenditore-scrittore Edoardo Nesi, lo studioso di antichità Arnaldo Marcone, il giornalista Marino Bartoletti con il nuovissimo La squadra dei sogni. Il cuore sul prato, i saggisti Beppe Carrella e Alberto Casadei, Massimo Maugeri, curatore del blog letterario Letteratitudine, Giampaolo Simi con i suoi noir, Carlo Alborello con le sue storie di “tredici ragazzi che raccontano i migranti”, il pluripremiato Fabio Stassi, il giornalista e viaggiatore Paolo Ciampi, la drammaturga Laura Forti, il poeta Daniel Vogelmann, la drammaturga Laura Forti, la ‘maestra’ Nicoletta Ferrara.
Come sempre, il Pisa Book Festival riserva ai libri per bambini e alle storie illustrate uno spazio di rilievo; quest’anno, alla fiera degli autori indipendenti, saranno presenti fra le più amate autrici per bambini Luisa Mattia, Teresa Procella, Francesca Brunetti. In programma anche laboratori di illustrazione e incontri con illustratori: Otto Gabos, Matteo De Monte, Ciaj Rocchi, Andrea Rivola, Giorgia Atzeni, Caterina Nissim. A Pisa, per raccontare la straordinaria favola di Terraneo, arriveranno gli autori Vincenzo Del Vecchio e Marino Amodio, le cui tavole saranno al centro della mostra con la quale, come ogni anno, il Museo di Palazzo Blu omaggia il Pisa Book Festival.
Anche il Pisa Book Festival si unisce alla lotta per salvare l’ambiente. Curata da Giulietta Bracci Torsi, la sezione Scienza e Natura quest’anno si concentrerà sul rapporto fra l’Uomo e la Terra. Fra gli incontri in programma quelli con Francesco Verso e Roberto Paura, i curatori dell’antologia Antropocene, sul tema del cambiamento climatico, e quello molto interessante con padre Corrado Dalmonego, missionario comboniano che vive nella foresta amazzonica e che è tornato in Italia per il Sinodo. L’amore per la natura e il suo potere salvifico sono al centro de Il guardiano della collina dei ciliegi di Franco Faggiani dell’Ambasciatore delle Foreste di Paolo Ciampi. Giulietta Bracci Torsi, giornalistica scientifica e curatrice della sezione Scienza e Natura: “Sappiamo che il nostro Pianeta muore ma non riusciamo a reagire. Restiamo increduli davanti agli avvertimenti della Scienza e anche gli scrittori sembrano incapaci di scrivere grande letteratura sui cambiamenti climatici. Per fortuna i giovani hanno capito che non c’è più tempo da perdere e protestano a livello internazionale. Presentando questi quattro libri al festival abbiamo voluto dare un nostro contributo e unirci anche noi alla lotta per la salvaguardia della Terra”.