Sembra di essere tornati indietro di anni. Una ragazza livornese di 19 anni è morta (forse per abuso di droghe) in una discoteca della provincia di Firenze. Avrebbe assunto ecstasy ed è caccia al pusher. Aperto un fascicolo per morte come conseguenza di altro delitto, omicidio colposo e spaccio, mentre il locale (il Mind Club di Sovigliana-Vinci, Firenze), un tempo noto come Jaiss, è stato posto sotto sequestro. In attesa dell’autopsia, non ancora disposta, gli inquirenti si starebbero concentrando su una precisa figura, emersa anche grazie alle testimonianze degli amici della ragazza che hanno passato con lei la serata.
La ragazza è morta, dopo un malore, alle 4.15 del mattino di domenica 20 ottobre. Ha iniziato sentirsi male verso le 3.30, poi sempre peggio. Musica ferma, luci spente, attimi di tensione nel locale, dove in quel momento c’erano circa 700 persone. I soccorsi sono arrivati quando la ragazza aveva il cuore che batteva a mille ed era già incosciente. I tentativi di rianimarla, per almeno un’ora, purtroppo sono stati vani. Gli inquirenti indagano a 360 gradi e non escludono alcuna pista, compreso il mix, fatale, di alcol e droga.
Molto conosciuta e frequentata negli anni Ottanta e Novanta dagli amanti della techno, la discoteca era stata chiusa nel 2004. La tragedia è avvenuta in una “serata revival” per ricordare i tempi del Jaiss.
Erika Lucchesi non è la prima e purtroppo non sarà neanche l’ultima vittima dello sballo. Rabbia e sconforto. Cosa bisogna fare per aiutare i ragazzi a capire che non c’è bisogno di morire per divertirsi?
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