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Fruttivendolo multato per alcune cassette fuori dal negozio

- Cronaca
23 Ottobre 2019

Quel negozietto è lì da sessant’anni, come molti altri nel centro di Lucca. Vi lavora Giampiero Fusari, 82 anni, fruttivendolo, balzato alle cronache per una contravvenzione che ha subito: 140 euro. Per quale motivo? Occupazione abusiva di suolo pubblico. I vigili urbani di Lucca l’hanno multato, come scrive La Nazione, perché ha messo alcune cassette di frutta all’esterno del negozio, proprio davanti alla vetrina. “Hanno ragione”, ammette il commerciante. “Ma ci sono rimasto male”.

Il controllo della polizia municipale è stato molto accurato, non si è limitato solo alle cassette esposte fuori dal negozio. I vigili, infatti, hanno controllato anche i prezzi e l’esatta indicazione della provenienza dei prodotti, senza aver riscontrato alcun problema. Pochi giorni prima un altro controllo, da parte della Guardia di Finanza. Le fiamme gialle volevano accertare se avesse qualche dipendente in nero. Fusari la butta sul ridere: “Lavoro qui dal 1959 e sono solo…”. Poi rivela un altro dettaglio curioso: le sue cassette vengono fotografate da molti turisti, alcuni dei quali poi gliele girano, persino dal Giappone. Quella frutta e quella verdura colorata ormai fa parte, per così dire, del paesaggio urbano. E sicuramente non dà fastidio a nessuno. Certo, le regole sono le regole, e su questo non ci piove. Se vuole esporre le proprie mercanzie il negoziante deve pagare l’occupazione del suolo pubblico.

Un piccolo negozio, quello di Fusari, con cui per decenni è andata avanti, dignitosamente, una famiglia. Oltre al signor Fusari vi hanno lavorato sua madre e sua sorella. “Con questo negozio siamo riusciti a costruirci una casa – racconta al Tirreno-. Il momento d’oro è stato fra gli anni Sessanta e gli anni Settanta”. Ora i tempi sono cambiati e, per i commercianti (e non solo) la vita è molto più dura. Resistere e restare aperti è una sfida. Giampiero ha rinnovato il contratto di affitto per altri sei anni: un segno, questo, che non vuole arrendersi.

Foto: Facebook

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

4 Commenti
    Deserti

    Il caprone che stende per terra il telo con le borse contraffatte, invece, viene ignorato. Fenomenale !!!

    Fjr

    Immagino che la stessa solerzia verrà applicata anche nei controlli dei siti di stoccaggio e dei laboratori cinesi,con annessi verbali

    Marko

    Mi chiedo per quale motivo i vigili non controllano mai e non multano mai gli automobilisti che non si fermano sulle strisce pedonali, gli automobilisti che parcheggiano sulle strisce o vicino alle strisce (impedendo la visuale sia ai pedoni che agli automobilisti) e quegli automobilisti (solo italiani, come al solito) che parcheggiano in doppia fila o suile areei di parcheggio per gli handicappati. E poi multano invece un automobilista che non ha chiuso la sua capotte o la sua auto a chiave perché in questo modo inviterebbe i ladri: ma possibile che solo in Italia esistano delle leggi assurde e dei vigili disonesti e senza un minimo di buon senso. Firmato uno svizzero.

    Luca Masetti

    Immagino che qualche vicinante si sia infastidito di qualcosa e si diletti in segnalazioni

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