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“Bastava premere due bottoni per evitare quel disastro aereo”. La famiglia di Andrea Manfredi fa causa alla Boeing

- Cronaca
31 Ottobre 2019

Ventinove ottobre 2018. Un Boeing 737 partito da Giacarta (Indonesia) alle 6.20 del mattino precipita in mare poco dopo. Muoiono le 189 persone a bordo, compresi tre bambini. L’aereo, della compagnia indonesiana Lion Air, era nuovissimo, appena 800 ore di volo, essendo entrato in servizio due mesi prima. Tra i passeggeri c’era anche un italiano, Andrea Manfredi (26 anni), di Massa, ex ciclista professionista, poi diventato imprenditore. Era arrivato a Giacarta il 26 ottobre. La sua famiglia ha fatto causa alla Boeing davanti al tribunale di Chicago (Usa). È l’unico caso per quel disastro.

“La famiglia – spiega al Tirreno l’avvocato Filippo Marchino – ha presentato un esposto al tribunale di Chicago, chiedendo giustizia per tutti i 189 passeggeri del Boeing precipitato in Indonesia. La denuncia si incentra sulle vere cause dell’incidente: tutti sanno che è stato causato da un problema elettronico ma nessuno parla del perché c’era un software a bordo dell’aeroplano che i piloti non sapevano usare”.

Pare infatti che il disastro sia stato causato dal sistema di controllo e, soprattutto, dal fatto che i piloti non fossero stati addestrati all’utilizzo del nuovo sistema. “I piloti del volo Boeing 737 – spiegano al Tirreno gli avvocati della famiglia Manfredi – fecero l’impossibile nei 13 minuti per cercare di salvare le 189 persone che erano a bordo. Ma lottavano contro un sistema che non sapevano esistesse e che non sapevano disabilitare”.

Poi l’accusa, durissima, che se venisse confermata in tribunale inchioderebbe la compagnia aerea: “Sarebbe bastato premere due bottoni, due pulsanti, per evitare che l’aereo precipitasse. A dieci giorni dall’incidente la Boeing rilasciò un manuale spiegando che anche nel 737 c’era questo sistema, come disattivarlo e come comportarsi nel caso si verificasse una evenienza simile a quella dell’Indonesia. Troppo tardi però per evitare l’incidente che ha causato la morte di 189 persone”.

Ma per quale motivo quello della famiglia Manfredi è l’unica causa intentata negli Usa contro la Boeing? Tutto dipende, come spiegano gli avvocati, da un principio giuridico anglosassone, il forum non conveniens, che permette ai giudici Usa di dirottare il caso altrove qualora esista un foro più “conveniente”. In questo caso, visto che le altre 188 vittime erano tutte indonesiane, le cause delle famiglie verranno indirizzate alla giurisdizione indonesiana. Tutte tranne una, quella della vittima italiana.

 

Foto: Facebook

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

1 Commento
    GIUSEPPE PAGANI

    ha perfettamente ragione la famiglia Manfredi: per quale motivo ci deve essere un software di controllo dei comandi che se non funziona palesemente i piloti non hanno la possibilità di disattivare velocemente con un semplice pulsante, oppure che non possa essere disattivato automaticamente quando il pilota esegue un comando con la cloche palesemente contrario a quello che sta facendo il software?….e la cosa ancora piu’ grave è che ne hanno fatti cadere due di aerei prima di fare una correzione.

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